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Gallicchio, dalla Pro-Loco serata di Premiazioni |
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7/08/2017 | Si è tenuta ieri, domenica 6 agosto in piazza Garibaldi, a Gallicchio, organizzata dalla Pro—Loco, una serata dove a farla da padrone è stata la nostalgia. Una nostalgia, però, da cui si esce rinfrancati e speranzosi. Almeno così pare leggere sulle facce dei presenti, quando alla fine, dopo il dibattito che ha fatto da cornice è ai Premi che l’Associazione ha voluto consegnare ai tanti gallicchiesi e non i quali, grazie alle loro attività professionali o alle semplici passioni assecondate per le arti in generale e ancor di più a quanti negli anni, proprio all’interno del mondo associativo hanno reso un servizio ala propria Comunità; alla mostra fotografica allestita per esporre le tante foto di sposi che compongono la Seconda edizione del volume "Matrimoni gallicchiesi": una raccolta di circa 100 scatti fotografici dove sono ritratte le coppie di sposi nel giorno del "Sì" e che va dai primi del ‘900 ai giorni nostri. Il Volume, curato e impaginato dal presidente della Pro-Loco, Vincenzo Spina, è frutto del lavoro delle volontarie Servizio Civile 2016/17, nel Progetto “Basilicata: una bella scoperta”, Lucia Appella, Carmen Sinisgalli e Angela Viggiano.
Ha preso così il via, con il Premio Pro-Loco, l’estate gallicchiese.
A moderare la serata tra dibattito e consegna dei premi, Pino Gallo, presidente della Pro-Loco Metaponto il quale, cogliendo da subito la bella atmosfera creatasi, ha esordito dicendosi felice di vedere una piazzetta gremita e scoprire come ancora "La cultura trova spazio in un mondo distratto".
A ricevere le targhe ricordo dalle mani del sindaco Antonio Salerno, Rocchina Bavuso, volontaria Pro-Loco; Agnese Belardi, scrittrice e poetessa; Gaetano Caiazza, presidente Pro-Loco Viggiano; Antonio Iannelli, ex presidente Pro-Loco Gallicchio e Mario Lettieri, già Onorevole della Repubblica.
Nel suo intervento il sindaco ha sottolineato i meriti del mondo associativo all’interno di piccole comunità che altrimenti sarebbero destinate all’abbandono totale. Magari registrando a riguardo "La felicità di chi proprio a tale fine mira: far scappare le popolazioni per meglio depredare un territorio da dove si estrae ricchezza. Proprio perché da amministratore, con altri sindaci, l’idea è quella di resistere, ha annunciato alcuni progetti in via di definizione quali "un piano di trasporti che renda meno isolate le aree interne"-.
Purtroppo uno dei riconoscimenti, quello a Rocchina Bavuso, è da incasellarsi tra quelli alla memoria poiché la stessa da tempo non è più.
"Resta vivo in me il ricordo dei suoi occhi mai tristi e la sua inesauribile dispensa ogni volta che le gite collettive ci portavano in posti lontani dove non era facile reperire leccornie gallicchiesi", quanto ha ricordato il presidente Vincenzo Spina.
Lo stesso presidente ha poi ringraziato chi in tempi ormai lontani gli affidò la guida dell’associazione, Antonio Iannelli. E' stato lo stesso Iannelli a ricordare come allora non si trattasse ancora di una vera associazione ma di un Comitato Feste, da cui poi la Pro-Loco.
Bel siparietto nell’occasione della consegna del Premio a Iannelli quando lo stesso ha ricevuto, come sorpresa, la lettura da parte del nipote che porta il suo stesso nome, una poesia scritta con gli altri nipotini e al nonno dedicata.
Assente per lutto il presidente della Pro-Loco Viggiano, Gaetano Caiazza. A ritirare il premio per lui è stato Pino Gallo, dopo che l’ex presidente dell’UNPLI Basilicata, Antonio D’elicio, ha letto le motivazioni.
Se con la scrittrice e poetessa Agnese Belardi, presidente della Pro-Loco Lagonegro, si è detto di come ormai il premio ha preso una piega per cui non si premiano solo persone del luogo e dove però la stessa, leggendo una poesia nata grazie ai ricordi del tempo trascorso a Gallicchio, allorché moglie di un gallicchiese e insegnante nell’allora scuole media, il premio a Mario Lettieri, gallichiese verace e già Onorevole delle Repubblica, si è rivelato in tutto quello che l’orgoglio dell’appartenenza può generare.
Nel suo intervento, infatti, ha definito il suo amato paese il suo "Luogo dell’anima", dopo la presentazione delle motivazioni da cui il riconoscimento e che un puntuale professor Mario Sanchirico ha così evidenziato: "Se in Mario -lo chiamo così in nome dell'antica e consolidata amicizia- giacché gallicchiese si possono riscontrare i tratti peculiari del nostro popolo: testardo, tenace e sempre con il piglio di chi sa cosa vuole, in Mario Politico si riscontrano le caratteristiche che ogni rappresentante del popolo dovrebbe poter vantare e cioè una specchiata e cristallina attività, in un campo spesso corrotto, dove oggi è facile scivolare finendo cosi con il segnare le azioni non come Servizio, bensì servendosene per affari propri".
Ed è stato proprio l’Onorevole Mario Lettieri ad emozionare tutti e a far sì che quella nostalgia di cui prima diventasse speranza, quando ha voluto ricordare l’importanza delle radici e degli insegnamenti ricevuti nei posti in cui si cresce e che sin dalla tenera età formano.
Per questo ha voluto dedicare il suo premio, "Oltre che a tutti i gallicchiesi e con attenzione agli anziani di cui sin da bambino ne carpivo la saggezza nei loro discorsi, in particolar modo a tre persone incontrate lungo la mia strada: "A chi per primo mi ha messo la penna in mano, il mio maestro, Camillo Di Stefano; il prete don Rocco Caradonna, perché come tanti della mia età posso dire di aver potuto continuare gli studi grazie alle sue relazioni con gli ambienti delle scuole nei collegi gestiti per la Chiesa dai suoi amici preti.
Mi piace ricordare anche come dopo essere stato in America a recuperare fondi, lo stesso don Rocco mise su un teatrino in cui andarono in scena delle commedie dove anch’io recitavo e, guarda caso, in una di queste interpretavo la parte del sindaco.
Infine la dedica, questa a un non gallicchiese, al Senatore Scutari che nell’ambito dell’attività politica mi sponsorizzò quale candidato alla Camera".
Una gran bella serata dunque, dove in tutti gli interventi non si è mancato di porre l’accento come l’applauso più grande debba andare proprio al presidente della Pro-Loco, Vincenzo Spina, il quale ancora resiste in quella che seppur attività ludica, non richieda meno impegno e dedizione di altre attività.
E’ stato l’ex sindaco, il professor Pasquale Sinisgalli, a ricordare l’impegno costante del presidente e dei suoi collaboratori e che ha ricordato come "E’ anche grazie ad altre associazioni presenti che si riesce ancora a mettere su un cartellone di eventi che allieta le serate agostane dei gallicchiesi.
Sarebbe auspicabile -ha concluso- che si riuscisse a creare maggiore sinergia e collaborazione tra le stesse. Affinché traspaia sempre più l’armonia che è giusto contraddistingua ogni attività volta a favorire l’unità dei cittadini".
Paolo Sinisgalli
Redazione Agri-Lasiritde.it |
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