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| Teatro, quando i monologhi son vetrina di una Terra |
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6/08/2017 |  Estate tempi di eventi e di spettacoli. Tempo in cui nelle piazze del 131 comuni lucani come nelle numerose frazioni, grazie alle tradizionali feste patronali e sempre più spesso, per fortuna, all’interno di festival o rassegne varie ormai consolidati arrivano artisti, cantanti, attori e cabarettisti di fama internazionale che spesso, purtroppo, è dato di ammirare solo in Tv o in teatri delle grandi città.
Di particolare interesse -con una punta di orgoglio e malcelato campanilismo-, attraggono quei luoghi dove andranno in scena storie di usi e costumi i quali, richiamando alla lucanità, vi si può cogliere anche l’orgoglio di sapere che proprio quegli interpreti, che spesso sono anche autori dei testi, sono essi stessi lucani.
E’ qui giusto il caso dell’attrice Egidia Bruno, originaria di Latronico, la quale con i suoi monologhi calca ormai le scene di grandi teatri.
Un portare le macchie di sugo fatto in casa, l’odore del basilico fresco o il sapore della pasta lucana fatta in casa in giro per l’Italia intera e non solo, grazie al monologo "Cunti di casa".
Quale ambasciatore migliore, potremmo dire, per far conoscere, in un luogo dove non si mangia e non va in scena una sagra, i prodotti di una terra umile ma saporita quale la nostra Basilicata?
Non solo i sapori, però, bensì raccontare anche un po' le pene di una terra che da una Unità d’Italia, forse mai veramente unita ha avuto in eredità.
Per il semplice fatto che una parte del Paese cresce, prospera (il Nord) e non perde mai definitivamente l’arroganza di apostrofare l’altra parte, quella che fatica a risollevarsi da un’atavica lentezza, (il Sud) come il male a cui non v’è rimedio e che invece, proprio nel monologo dal titolo "W l’Italia.it…noi non sapevamo", tra il serio e l’ironico, è facile intuire come spesso è stato il Meridione a fornire mezzi e semi per la crescita culturale e finanziaria di una intera Nazione dove ahinoi, è solo al Nord che i frutti si raccolgono.
Oppure, ancora, riuscire a raccontare riti tradizioni, fortune e disgrazie di un Territorio, grazie al calarsi in una saga familiare come avviene in "Mille anni che sto qui", tratto dal romanzo Premio Campiello 2007, guarda caso di un’altra lucana, Mariolina Venezia, di cui la Bruno è l’interprete.
Tralasciando i temi dedicati al meridione o più nello specifico alla Basilicata, non meno importanti sono gli altri lavori di cui l’attrice lucana è autrice ed interprete. Di particolare rilievo e successo il suo "No tu no- Omaggio a Jannacci", dedicato al compianto cantautore con cui la stessa ha lavorato in almeno due spettacoli dopo che lo stesso Jannacci, presente ad una sua esibizione ne restò affascinato:
Ed è il caso che sia lei stessa a raccontarci di come l’incontro è avvenuto.
Ho conosciuto Jannacci nei primi anni 2000, in un locale di cabaret dell’hinterland milanese. Alcuni amici inauguravano il locale e mi avevano chiesto di fare uno dei miei personaggi. Eravamo in tanti e io, quella sera, non avevo proprio voglia di far niente. Avrei preferito rimanere a casa. E invece, decisi di andare e quando fu il mio momento, salita sulla pedana, vidi che sopra c’erano i piedi di Enzo Jannacci. Mi tremarono le gambe ma mi feci forza e finito il mio pezzo, Jannacci volle conoscermi e mi disse che stava cercando una “brava come me” per una sua commedia. Da lì cominciò una collaborazione durata anni. E ho avuto l’onore di essere diretta da lui (la sua prima e unica regia ufficiale) nel monologo LA MASCULA, tratto dal mio racconto omonimo, Premio Massimo Troisi e pubblicato da Colonnese Editore. Non pensavo di fargli un omaggio, un po’ anche per pudore ma mi è stato chiesto da più parti e dopo una lunga riflessione mi sono ricordata che lui parlava sempre di “passaggio di testimone” e quindi ho deciso di prendermi questa responsabilità.
C’è una qualche differenza nel suo sentire tra quando è in scena nella sua terra, rispetto a quando recita in giro per teatri e piazze d’Italia?
In generale non avverto una grande differenza tra quando recito nella mia terra e quando succede altrove. Di certo, quando porto i miei spettacoli in Basilicata, quella che provo è sempre una grande emozione.
Di seguito date e i luoghi degli spettacoli di questa estate 2017:
Domenica 6 agosto a San Mauro Forte: "Cunti di casa"
Prodotto dal Parco del Pollino
Venerdì 11 Agosto a San Severino Lucano, nell’ambito del Festival della Cultura Meridionale: "W l’Italia.it …Noi non sapevamo".
Mercoledì 16 e Giovedì 17 Agosto a Latronico: "No tu no omaggio a Enzo Jannacci"
Tre repliche saranno per "Mille anni che sto qui", tratto dal romanzo di Mariolina Venezia, Premio Campiello edizione 2007
Domenica 20 a Miglionico;
Martedì 22 ad Aliano nell’ambito del "Festival della paesologia";
Giovedì 24 a Montalbano Jonico per la rassegna: "Ad occhi aperti", diretta da Giuseppe Ranoia.
Paolo Sinisgalli
Redazione Agri-Lasiritide.it
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