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Continua il viaggio dell’Unicef nelle scuole della Basilicata |
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20/05/2017 | Accompagnato da Giuseppe Russo e Anna Maria Giambrocono, Mario Coviello,presidente del Comitato provinciale dell’Unicef di Potenza, già insegnante e dirigente scolastico per 46 anni, incontra nel mese di maggio gli alunni dell’Istituto Comprensivo “ Don Milani” di Potenza.
La preside Carmela Cafasso ha aderito con la sua scuola al progetto “ Scuola Amica Unicef “ e ha partecipato in Via Bramante ad uno degli incontri realizzati. L’insegnante Angela Orsini ha concordato per le varie sedi dell’istituto il calendario e collaborato anche per la distribuzione dell’orchidee dell’Unicef. Con i più piccoli della scuola dell’infanzia, con i bambini della scuola primaria e con i più grandi della scuola media l’Unicef ha raccontato che, secondo un recente studio, su 11 paesi del Medio Oriente e Nord Africa la povertà ha conseguenze su almeno 29 milioni di bambini – 1 bambino su 4 nella regione. Questi bambini sono deprivati dei requisiti minimi in due o più necessità di vita essenziali, che comprendono istruzione di base, abitazioni adeguate, cibo nutriente, servizi sanitari di qualità, acqua sicura, servizi igienico-sanitari e accesso alle informazioni.
Con i cartoni animati de “ Le avventure della pigotta”, i video disponibili sul sito www.unicef.it, hanno visitato le classi sovrafollate dei campi profughi, i quartieri di Mosul bombardati da sei anni. Hanno conosciuto la piccola Vola Tonia che rischia di morire per la polmonite. Hanno imparato che in Medio Oriente e in Africa 1 bambino su 5 è costretto a camminare per oltre 30 minuti per raccogliere acqua o beve acqua non sicura. Oltre un terzo di questi bambini vive in case senza acqua dai rubinetti.
In questo mese di maggio l’Unicef si occupa in particolare dei bambini rifugiati e migranti e il professor Coviello ha commosso i piccoli e i più grandi, attenti e partecipi che hanno visto i video dei viaggi della speranza.
Secondo un nuovo rapporto UNICEF lanciato il 18 maggio, a livello globale i bambini rifugiati e migranti che si sono spostati da soli hanno raggiunto un numero record, quasi quintuplicato dal 2010. Tra il 2015 e il 2016 sono stati registrati almeno 300.000 bambini non accompagnati e separati in circa 80 paesi, rispetto ai 66.000 tra il 2010 e il 2011. In particolare il 92% di tutti i bambini arrivati in Italia via mare nel 2016 e nei primi mesi del 2017 erano non accompagnati e separati.
Questi bambini devono essere aiutati per non diventare vittime delle organizzazioni per la tratta di esseri umani.I fondi che quest’anno si stanno raccogliendo con la distribuzione delle orchidee serviranno per accogliere sulle navi della guardia costiera i migranti. Saranno utilizzati per progetti di formazione e reinserimento per i profughi dei campi situati in Sicilia, Puglia e Campania.
Ai più grandi è stata raccontata la storia di Mary, ragazza di 17 anni non accompagnata dalla Nigeria, che ha subito il trauma della tratta in prima persona durante il terribile viaggio attraverso la Libia per arrivare in Italia. Nel descrivere il suo trafficante, che le ha offerto aiuto, ha dichiarato:”Ha sempre detto che ci avrebbe trattato bene e che saremmo stati al sicuro. Non era vero. Era una bugia.” Mary è stata bloccata in Libia per più di tre mesi ed è stata abusata. “Mi ha detto che se non avessi dormito con lui non mi avrebbe portata in Europa. Mi ha violentata.”
Queste testimonianze forti, raccontate in prima persona hanno reso consapevoli gli alunni e le loro insegnanti che non possiamo restare fermi a guardare, che non dobbiamo avere paura di accogliere e aiutare chi scappa dalla guerra e dalla fame.
E gli alunni di Rossellino hanno riferito con orgoglio che giocano a calcio nel campetto della scuola con i ragazzi di colore che sono ospitati in una comunità di accoglienza che si trova a due passi dalla scuola.
Bella 20 maggio 2017 Mario Coviello
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