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Recensione:“L’italiano delle banche e della finanza” di Claudio Marazzini |
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1/09/2016 | Il libro a cura di Claudio Marazzini Presidente dell’Accademia della Crusca di Firenze “L’italiano delle banche e della finanza” di 96 pagine, edito dalle edizioni La Crusca, ed acquistabile al prezzo di 12 euro, riporta i contributi di esperti di economia, precedutao da una chiara ed esaustiva relazione di Claudio Marazzini su un interessante convegno tenutosi all’Accademia della Crusca di Firenze il 29 maggio 2015.
Circa mille e cinquecento anni fa, la comunità imperiale romana aveva in comune come lingua base il latino, la codificazione del diritto romano e la monetazione che subì varie evoluzioni e si consolidò soprattutto con il surplus, la moneta aurea tardo romana e bizantina che fin dal nome ne simboleggiava la solidità economica intrinseca, la credibilità giuridica che essa garantiva a chi l’usava, e l’autorevolezza di chi l’emetteva.
Nel corso degli anni la moneta ha rappresentato un’unità di scambio e ogni stato ha usato la propria moneta fino all’introduzione dell’euro che non viene ben focalizzata se non è inquadrata in un processo storico, giuridico ed economico e se non viene vista prospetticamente come base per la realizzazione degli Stati Uniti s’Europa, di un nuovo federalismo costituzionalmente definito che distingua responsabilità e competenze nazionali da quelle dell’Unione rispettando le differenze culturali nelle convergenze monetarie ed economiche.
Il libro è arricchito da un’appendice di Bernardo Davanzati Su “Notizia de’ cambi (1581) ed una riproduzione anastatica dell’edizione del 1583 che rendono questo pregievole volumetto molto interessante.
Biagio Gugliotta
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