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| Recensione libro di Alessandro Meluzzi “Bullismo e cyberbullismo” |
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31/07/2016 | Il libro di Alessandro Meluzzi “Bullismo e cyberbullismo” di 144 pagine, edito nel 2014 da Imprimatur Editore, ed acquistabile al prezzo di 14 euro, mette in rilievo che il bullismo ed il cyberbullismo, rappresentano la degenerazione del comportamento di alcuni bambini e ragazzi in particolare di quelli deboli e indifesi con spietatezza costringendoli o a sottostare alle loro reiterate umiliazioni.
Gli atti di bullismo possono avere molteplici funzioni:
aumentare la coesione tra i membri inadeguati o includere chi si dimostra meritevole.
Mentre il cyberbullismo è una forma di bullismo perpetrata online mediante messaggi minacciosi ed oltraggiosi online.
Il cyberbullo è colui che disidera avere il controllo ed il potere sugli altri e desidera sentirsi sicuro di se.
Il libro affronta anche il fenomeno crescente delle baby prostitute, dello stolking e del femminicidio, problemi che hanno per vittime le donne i cui partner non si rassegnano ad accettare la rottura di un rapporto ed inveiscono, su di loro importunandole con ogni forma, e può degenerare nel femminicidio. Per quanto riguarda i due fenomeni oggetti del libro, possono essere risolti sia dal mondo della scuola che deve essere anche palestra di vita, cioè educando questi soggetti al rispetto dell’altro, sia da parte della famiglia.
L’educazione può essere intesa come processo permanente che coinvolge la società civile nel suo complesso.
Chiaramente i contenuti dell’educazione passano attraverso la memoria storica delle generazioni che ci hanno preceduto e passano attraverso la memoria storica delle generazioni che ci hanno preceduto.
Questa memoria storica sorregge le nostre identità perché non c’è identità senza memoria e se un individuo perde la memoria, perde anche le radici di sé diventando incapace di definirsi nei suoi contorni di soggettività e perdono anche se la possibilità di stabilire una relazione con l’altro.
Sui questi temi sono stati scritti altri libri che devono farci riflettere sulla gravità di questi problemi e contribuire a creare una società migliore che ritrovi i valori di un tempo.
Biagio Gugliotta
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