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Recensione libro di Anthony Kenny “Un affettuoso addio alla Chiesa” |
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23/07/2016 | Il libro di Anthony Kenny “Un affettuoso addio alla Chiesa” di 146 pagine, edito dalla Casa editrice Carocci ed acquistabile al prezzo di 12 euro, affronta sia la biografia dell’autore che decide di fare un percorso educativo che lo porterà all’Ordinazione sacerdotale vocazione che verrà meno in seguito, decidendo di tornare ad essere laico, sia il suo pensiero in generale spesso in conflitto con la Chiesa, sia il suo pensiero teologico - filosofico.
Tra le tante argomentazioni di natura teologica e filosofica, l’autore mette in rilievo che vi sono varie definizioni della parola ”Dio”, motivo per cui l’ateismo è senz’altro una tesi molto forte e vi è un enunciato più forte del teismo: l’ateo ritiene che Dio non esista e questo chiama in causa il rapporto conflittuale tra molti scienziati che hanno abiurato la religione cattolica spiegando certi fenomeni come frutto della scienza e non del disegno divino.
Il credente afferma soltanto che vi è una qualche definizione che renderà vero l’enunciato circa l’esistenza di Dio e di credere ai suoi dettami, ma questo non implica essere praticante di una chiesa.
L'agnostico invece afferma cioè di non sapere la risposta, oppure che non è umanamente conoscibile una risposta e che per questo, non può esprimersi in modo certo sul problema esposto. Nello specifico questa posizione è solitamente assunta rispetto al problema della conoscenza di Dio. In forme del tutto secondarie e in disuso, può anche riguardare l’'etica, la politica o la società.
Il libro si conclude con la citazione di alcuni filosi come Desescartes l’inventore della filosofia moderna, Hume ed altri di indubbio valore, e soprattutto parla di Samuel Johnson grande uomo di cultura, vissuto nel XVIII. Biagio Gugliotta.
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