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Potenza, presentati i risultati del programma Epos |
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14/12/2015 | Sono stati presentati oggi, nel corso dell’incontro svoltosi nella sala A del consiglio regionale di Basilicata a Potenza, i risultati del programma Epos, Programma Strategico messo in campo dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, finanziato dal PO FESR 2007-2013.
All’incontro, cui erano presenti numerosi rappresentanti dei CEAS e delle associazioni che si occupano di ambiente, hanno preso parte il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Carmen Santoro, la referente del Centro Redus Antonella Logiurato, il presidente del Parco dell’Appennino Lucano Domenico Totaro, l’assessore regionale all’ambiente Aldo Berlinguer, e Gaetano Lofrano del CEAS “Il cielo di Indra”.
Nel suo intervento il presidente Totaro, coordinatore regionale di Federparchi Basilicata, è partito dall’attualità che in questi giorni fa registrare due eventi importanti come gli accordi di Parigi sul clima e la decisione del governo in merito alle trivellazioni in mare e alle estrazioni petrolifere.
In merito al tema dell’incontro, che verteva su “Informazione, cultura e territori”, Totaro ha sottolineato la ristrettezza dei trasferimenti statali ai Parchi e ha ribadito “l’importanza strategica dell’educazione ambientale che non deve essere rivolta solo ai ragazzi e ai bambini, ma che deve interessare tutti, in particolare colo che vivono in un’area protetta perché il primo passo verso una cosciente salvaguardia ambientale e verso lo sviluppo sostenibile è la consapevolezza dell’enorme patrimonio rappresentato dal capitale natura, del quale ancora oggi si apprezzano poco le potenzialità di motore dell’economia dei luoghi”.
In merito alle attività svolte dai CEAS in questi anni, Totaro ha avuto parole di apprezzamento verso tutti i progetti. “Occorre proseguire questa esperienza –ha detto- e investire di più sulla educazione ambientale in modo che ci sia una inversione culturale, già in atto per quanto riguarda i tanti giovani professionisti capaci e dotati di tanta passione che operano nei CEAS , ma ancora carente nella sensibilità di tante amministrazioni locali che spesso disertano incontri e appuntamenti importanti in cui si dibattono temi e strategie per la valorizzazione di questi siti. Le zone a protezione speciale (SIC, ZPS e SCS) non sono solo dei riconoscimenti della comunità scientifica ma devono essere sapute trasformare in delle occasioni di crescita per tutte la comunità, dal momento che in tanti, nel mondo, apprezzano e ci invidiano queste rare bellezze naturali della nostra Basilicata. Ci vuole uno scatto di orgoglio da parte di tutti noi affinché questo patrimonio produca ricchezza e nuove opportunità di lavoro nel campo del racconto della biodiversità, della tutela della fauna, dell’offerta nel turismo natura e culturale.
Un’ultima riflessione è stata riservata da Totaro alla comunicazione. “Il successo dell’obiettivo di Matera 2019 ci dice che noi lucani siamo ospitali creativi e laboriosi, ora però dobbiamo trasferire questa creatività e laboriosità anche su iniziative legate alla valorizzazione delle risorse ambientali diffuse sull’intero territorio regionale.
Federparchi Basilicata già impegnata su progetti di rete (NatuArte, Epos, Azioni sull’arresto della Biodiversità ecc,) non farà certo mancare il suo contributo per il rafforzamento della rete esistente nella elaborazioni di nuove progettualità anche in funzione dei prossimi appuntamenti sulle opportunità della nuova programmazione 2014/2020).
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