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Laboratorio tecniche di espressività nel carcere di Potenza |
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2/07/2015 | Il laboratorio tecniche di espressività giunge alla sua fase conclusiva con la prova aperta prevista per ve¬nerdì 3 luglio 2015, ore 14:30 presso la Casa Circondariale di Potenza, Via Appia 175.
Il laboratorio teatrale, rivolto ai detenuti della sezione maschile e femminile della Casa circondariale di Potenza, è una attività rientrante nel P.O.FSE 2007-2013- Asse III Inclusione sociale della Regione Basili¬cata , che concordemente con il Provveditorato dell’Ammistrazione penitenziaria di Basilicata e nell’am¬bito dell’Intesa Interistituzione con la Provincia di Potenza, hanno dato corso al progetto triennale “Vale la pena lavorare” curato nella fase attuativa dall’Apof-il.
Prodotto dalla Compagnia Teatrale Petra con la direzione di Antonella Iallorenzi, operatrice teatrale con esperienza decennale come attrice e conduttrice di laboratori di teatro sociale, lo spettacolo Personaggi in cerca d’autore è il frutto ultimo di un percorso, iniziato il 27 marzo 2015 in occasione della II Giornata del Teatro in Carcere, che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di numerosi detenuti.
In scena 30 detenuti che, dopo una fase iniziale di studio e approfondimento, esercizi propedeutici e let¬ture, hanno saputo cogliere dai testi di Luigi Pirandello, Franca Rame, Totò, William Shakespeare, Eduar¬do De Filippo, Alessandro Baricco, il meglio di loro stessi.
Il percorso laboratoriale ha costituito il gruppo che, ritrovata la capacità di comunicare ed esprimersi, ora è in grado di ‘agire’ su un palcoscenico. Tale risultato, solo in apparenza elementare, è stato raggiunto utilizzando proficuamente la molteplicità e la natura eterogenea del gruppo dei partecipanti al corso che hanno, indubbiamente, interessi diversi, diversi livelli culturali, problematiche varie, e persino lingue e culture differenti. Questa varietà, che in un corso di altro genere, dove la comunicazione verbale è fon¬damentale, sarebbe motivo di empasse, in un’attività teatrale, dove sono in gioco altre forme di comu¬nicazione e di linguaggi, è diventata fonte di ricchezza, di potenzialità creativa, di riscoperta reciproca.
Un percorso pedagogico per stimolare l’interesse per la stima e la cura di sé, della propria salute mentale e fisica, arricchendo la sensibilità e l’individuale esperienza cognitiva. Un’occasione di cambiamento, un modo nuovo di relazionarsi. La componente di lavoro collettivo è stata preponderante e anche la dram¬maturgia è stata il frutto dell’attività del gruppo. Ne consegue che il singolo si è impegnato per la buona riuscita del lavoro d’insieme.
La prova aperta è rivolta ad un pubblico esterno su invito.
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