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Basilicata sempre più...set: 'Il Rabdomante' |
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10/07/2013 | Matera. 2006. Harja, giovane donna dell’est, sfugge da Ninì, boss malavitoso della mafia pugliese, che l’ha comprata per possederla. Nella fuga si ritrova in terra materana e si nasconde nella masseria di Felice, schizofrenico quarantenne con il dono della rabdomanzia. Ad unirli sarà proprio Ninì, alla ricerca di entrambi e inconsapevole che si trovino insieme. Harja aspetta un figlio da lui ed è alla ricerca dell’uomo che gli sta rovinando il business dell’acqua. Nella terra arida e assetata, Felice aiuta i contadini a scovare l’acqua nei campi grazie al suo dono. Saranno il passato difficile da dimenticare e la solitudine ad unire i due e a segnarli profondamente. Sullo scenario suggestivo e surreale della terra lucana, il film affronta un tema difficile e delicato come quello del controllo dei pozzi d’acqua, impostando una storia dolce e commovente, quasi fraterna, tra i due protagonisti, che dovranno trovare la forza per cambiare i loro destini.
Il suolo lucano appare come una crosta assetata sulla quale si muovono gli interessi di chi vuole avere il controllo dell’acqua, per arricchirsi alle spalle dei contadini, e di chi lotta perché l’acqua sia un bene di tutti. Il tema, allarmante e difficile da contestualizzare in un film che mescola commedia e dramma, si evolve sullo sfondo degli incantati Sassi di Matera. Nel labirinto della città della pietra, di cui il primo scorcio mozza il fiato per la sua bellezza arcaica, e nell’arida campagna sottostante si intrecciano le vite di Felice e Harja. La sacralità della tradizione e la bellezza della Lucania vengono messe in risalto dalle musiche di Louis Siciliano e dallo sguardo attento di Fabrizio Cattani, che mostra un mondo apparentemente lontano, dove l’acqua diviene un elemento quasi magico, da trovare e proteggere. Non mancano momenti umoristici, esibiti con naturalezza, senza forzature, che prendono spunto dalla semplicità del luogo e dei suoi abitanti.
Fabrizio Cattani trova in un’idea di Zullino, autore poco conosciuto ma di grande talento e carisma, la materia prima per sviluppare la storia di un “matto del paese” pieno di tenerezza e vulnerabilità. Intorno alla figura di Felice tesse la trama del film che trova la forza nell’impeccabile sceneggiatura e nei personaggi descritti con cura parsimoniosa. Sotto la luce del sole ardente di Matera, al di sopra del suolo riarso della lucania, i protagonisti de “Il rabdomante” sanno farsi amare travolgendo lo spettatore in un vortice di passione e commozione.
Nicoletta Fanuele |
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