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''Il mio ricordo del Maestro Francesco Bulfaro'' |
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15/05/2023 | Settant’anni fa iniziavo a scrivere. Qualcuno mi insegnava come tenere in mano la penna con il pennino metallico, come intingerlo nell’inchiostro contenuto nel calamaio e come disegnare le aste sul quaderno. Mi trasmetteva la curiosità di conoscere, l’importanza della cultura e la necessità della scuola come “ascensore sociale”.
Era il mio Maestro Francesco Bulfaro, che lo scorso 12 maggio, all’età di quasi centodue anni, è morto. Figura che voglio ricordare e ringraziare.
Era nato il 1° novembre 1921 a Castronuovo di Sant'Andrea, da famiglia umile, il padre calzolaio e la madre commerciante.
Dall’età di quattordici fino a venti anni lavorò nell'Ufficio Postale come apprendista. Nei ritagli di tempo studiava per poi conseguire, nel 1941, il Diploma magistrale.
Per molti anni insegnò nella Scuola elementare del suo paese e successivamente a Roccanova, a Napoli, a San Chirico Raparo, di nuovo a Roccanova, e poi a Salerno. Dopo ventinove anni di servizio, nel 1970 vinse il concorso di Direttore didattico e per tre anni prestò servizio in circoli didattici nelle province di Potenza e Salerno. Poi vinse il concorso di Dirigente scolastico nelle scuole italiane all'estero. Fu assegnato alla direzione didattica di Londra e di altre città della Gran Bretagna (Birmingham, Peterborough, Cambridge, Brighton, Reading). Era alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione e di quello degli Affari Esteri. Organizzava anche incontri di studio tra studiosi britannici e italiani. Al rientro in Italia assunse la carica di Direttore didattico nel circolo di Amalfi e poi di Castronuovo di Sant'Andrea, Roma, Cava dei Tirreni, Castiglione della Pescaia, città dove conobbe ed ebbe relazioni con Italo Calvino.
Fu un fervente militante nel Partito Comunista Italiano. Nelle elezioni comunali del 1956 fu eletto sindaco del suo paese e rivestì tale carica fino alla fine del 1960. Durante il suo mandato fu deliberata la costruzione della rete fognaria, realizzata nel quadriennio successivo, e fu sopraelevato l’edificio della Scuola elementare, con un piano adibito nel 1962 a Scuola media.
È stato un appassionato studioso dei classici greci e latini. Quando andava in giro aveva sempre uno di questi libri con sé. È stato un bravo educatore per tanti giovani studenti, ai quali trasmetteva l’importanza dei valori morali e la passione per la cultura e per l’ambiente.
Alla fine della sua attività lavorativa è tornato a vivere nel suo paese natio, dove si è impegnato per lo sviluppo della cultura promosso dalle varie associazioni locali.
Oggi era il socio più anziano della Legambiente Basilicata, secondo
iscritto più longevo d’Italia. Anche a nome di tanti suoi allievi lo voglio ringraziare per quanto ci ha dato.
Nicola Arbia |
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