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“Serenata lucana” a San Paolo Albanese il 30 settembre |
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29/09/2022 | “Serenata Lucana”, la quarta tappa del F.A.ME. (Festival Appennino Mediterraneo), incontra la IV Edizione del Festival Antiche Radici a San Paolo Albanese, dove nei giorni 30 Settembre, 1 e 2 Ottobre, si confronteranno giovani e meno giovani per parlare di tradizione popolare: musica, tecniche costruttive e di strumenti.
L’evento, all’interno del cartellone riconosciuto dal Ministero della Cultura, con la partnership di Regione Basilicata, Parco del Pollino e Comune di San Paolo Albanese, vedrà protagonista l’Ensemble Meridies, che si esibirà presso la sala del Centro Civico alle 21.30.
Il progetto artistico di Fondazione Appennino si innesta anche in questa occasione nelle realtà territoriali con le loro tradizioni ed identità, questa volta andando particolarmente a fondo e scavando nelle “radici”, per fortificarle e alimentarle come segno distintivo, irripetibile ed inimitabile delle aree interne ed appenniniche. Le radici sono parte delle partenze ma sono parte fondamentale del diritto a restare ed anche in questa occasione Fondazione Appennino ribadisce l’impegno del F.A.ME. orientato alla divulgazione dei temi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, varata dall’Onu nel 2015 e oggi diventata un importante terreno di attenzione e di sperimentazione di nuovi modelli di opportunità, in particolare per le aree interne.
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SERENATA LUCANA
La proposta musicale “SERENATA LUCANA” nasce dall’idea, ardita ma certamente affascinante, di avvicinare e mescolare i timbri degli strumenti tradizionali con quelli della musica colta, in particolare gli strumenti ad arco. Un connubio del tutto nuovo e mai sperimentato che offre la possibilità di rivisitare la musica popolare, in particolare quella legata al Natale, la festa più sentita dalla comunità, realizzando un’offerta artistica e culturale dove il contemporaneo si fonde con le antiche radici e la musica d’arte si fa ancella della tradizione. Il progetto prevede la trascrizione e l’arrangiamento di pastorali, novene, tarantelle e mazurche da parte del M° Enzo Izzi, musicista e musicologo, per un ensemble di minimo cinque strumenti ad arco (violini, viola, violoncello e contrabbasso), ciaramella, zampogna, arpa viggianese ed organetto. Alla parte musicale si avvicenda quella particolarmente suggestiva del racconto del mondo arcaico attraverso i testi poetici dei grandi scrittori meridionali, da Albino Pierro a Sinisgalli etc…, la cui recitazione è affidata all’attrice Nicole Millo. Laddove il luogo dell’esecuzione lo rendesse possibile, l’evento viene arricchito dalla proiezione di immagini dell’iconografia pittorica lucana. Un progetto tutto lucano dunque, dagli esecutori alle musiche, alle poesie, per raccontare in modo suggestivo e a tratti struggente la nostra terra.
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