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Intervista a Davide Carbone sul suo libro 'Solo il cielo sopra di me'

21/08/2021

“Corri con fiducia nella direzione dei tuoi Sogni, ad attenderti troverai un bellissimo Sole.”. Queste sono le parole dell´autore del libro “Solo il cielo sopra di me – 10 anni di vita non convenzionale” Davide Carbone che racconta un viaggio nei meandri dell´anima, decidendo di abbandonare la vita convenzionale e condurre la sua esistenza all´insegna della libertà, parallelamente al viaggio interiore.
Davide Carbone nasce a Roma nel 1977 dopo aver trascorso anni seduto dietro una scrivania, molla tutto per seguire il suo grande amore per il mare e i viaggi.

Come mai hai deciso di scrivere questo libro e soprattutto, come mai hai scelto questo titolo?
Ho scelto di scrivere questo libro tanto tempo fa in un momento della mia vita che non era tanto roseo. Quindi, la scelta è stata quella di scrivere un libro che potesse aiutare gli altri a superare dei momenti non piacevoli come quelli in cui mi trovavo. Il titolo è dato da una canzone che in quel momento mi ha dato forza per andare avanti, e il ruolo delle canzoni in questo libro è molto forte e frequente. Grazie all´amore per la musica e per il mare sono riuscito a vincere tutte le paure che avevo e realizzare ogni sogno che avevo.

Quale è stata la causa scatenante dell´abbandono di questa vita convenzionale?
Questa mi soffocava, facendomi sentire morto senza rendermene conto. Mi sentivo incastrato in questa vita meccanizzata ed ero come un ingranaggio di questa grande macchina che è la società contemporanea. Ho deciso di venirne fuori, decidendo di fare altro e soprattutto, di realizzare ogni mio sogno, spendendo le mie giornate non più seduto a una scrivania, che significava far accrescere il benessere di un altro, cioè un milionario per il quale ho lavorato negli ultimi anni. Dunque, ho deciso di vivere con poco, con meno soldi, ma di essere felice e sereno.

Quale è stato il viaggio che ti ha segnato maggiormente?
Tutti i viaggi sono stati importanti negli anni precedenti al cambio di vita. Il primo viaggio oltreoceano mi ha fatto capire che venivo da un mondo completamente diverso, propenso verso il materialismo piú che lo spirito. Invece, viaggiando nei paesi più poveri, paesi del terzo mondo, mi sono reso conto che quelle persone, soprattutto i bambini, che pur non avendo niente, avevano quel sorriso che volevo avere anch´io. Da lì ho capito di cambiare vita, passando dal materiale all´essenziale. Il viaggio che mi ha segnato di più è quello delle Seychelles, perché mi sono ritrovato in una natura predominante in cui l´uomo è piccolino e la natura lo domina. In quel momento, saltando da isola ad isola, mi sono reso conto che volevo vivere così. Questo è stato l´inizio, e poi mi sono creato un piano b, cioè un piano per fuggire da quella vita convenzionale che non mi dava soddisfazioni, ma solo malessere.

Per te la “grande perdita” cos´ha significato?
È la perdita di mia madre. Lei è un pezzo di cuore e penso che la mamma sia il bene più grande che si possa avere. E quando se ne viene privati non è semplice, ma bisogna andare oltre e continuare il cammino che abbiamo scelto di fare. Comunque sia, rimarrà sempre accanto a noi, sentendola a volte sempre più forte e potente. Ciò nonostante rimarrà sempre quel velo di tristezza, però negli anni successivi me la sono sentita sempre di più accanto a me.

Cosa vorresti dire alle persone che vivono intrappolate nel “materialismo” senza, in fondo, essere felici?
Un simile cambiamento radicale non è da tutti.Si può cambiare, facendo delle scelte meno drastiche come quella che ho fatto io. Direi di cercare un po' più il contatto con la natura e soprattutto con sé stessi. Se si sta male, bisogna scavare nel profondo, e se si trova un sogno di inseguirlo. Non è fondamentale essere giovani per seguire un sogno, perché anch´io ho cambiato vita a 34 anni. Basta avere la forza e il coraggio per farlo. Bisogna avere una forte motivazione per farlo.
Cosa cambieresti ancora in te?
Penso che ogni giorno dobbiamo cercare di essere la versione migliore del giorno prima. Del mio stile di vita non cambierei nulla. Anch´io ho delle pecche. Ci sono delle cose, dei refusi della vita meccanizzata, che non sono riuscito a togliere e debellare. Sto continuando a lavorare sulla pace interiore, eliminando la rabbia.
Che messaggio vorresti trasmettere a chi legge il tuo libro?
Il messaggio è quello di speranza, di credere maggiormente in sé stessi e soprattutto, di inseguire e realizzare ogni sogno. Vorrei che questo libro arrivi alle persone giovani che mi sembrano spaesate e un pò abbindolate da questa macchina infernale che sono i mass media. Vorrei che i giovani, attraverso la mia storia, prendano lo spunto per cercare di pensare di più con la propria testa e volgere la loro vita non solamente a cercare un posto che gli dia un guadagno, una posizione. Purtroppo nel mondo odierno, la società ci spinge a essere il prodotto che vuole lei. Si può vivere in maniera diversa, con meno soldi, ma con più sorrisi.

Il libro è disponibile su Amazon


Ferdinando Cuccaro



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