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Daniele Ciravegna “Per un nuovo umanesimo” nell’economia |
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5/12/2012 | Nel libro dal titolo “ Per un nuovo umanesimo” edito dalla Casa Editrice Ellenici, Daniele Ciravegna analizza la Dottrina sociale della Chiesa in una prospettiva dinamica quale accumulazione di vari tasselli a partire dall’Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII del 1891 fino all’Enciclica Caritatis in Veritate di Papa Benedetto XVI nel 2009 e successive addizioni.
La costruzione della Dottrina Sociale risulta un processo dinamico di creazione di un corpus dottrinale di una Chiesa che cammina insieme all’intera umanità lungo la strada della storia.
Molte sono le tematiche affrontate nelle varie Encicliche i Pontefici precedenti, dal problema della dignità della persona, all’assistenza al lavoro retribuito, il problema della carità, la tutela della proprietà privata se acquistata con i sacrifici del proprio lavoro ed il rispetto della lotta di classe.
Alcune encicliche papali hanno affrontato il problema della povertà nel mondo ed un invito ai paesi ricchi ad aiutare i paesi poveri, e di fronte all’incalzare delle guerre che sono state fonte di distruzioni umane, hanno rivolto ai paesi belligeranti appelli alla pace.
Per quanto riguarda l’Enciclica di Benedetto XVI Caritate in Veritate, si presenta quale documento ampio e complesso, che tiene conto delle varie crisi che attraversano il mondo, dalle difficoltà che l’uomo incontra nel dare risposte razionali ai problemi economici e sociali che quotidianamente deve affrontare e risolvere.
La sua riflessione non è tanto incentrata sull’evoluzione della questione sociale ed economica nell’ultimo secolo e mezzo, quanto sui problemi attuali della società umana, ponendosi come il più autorevole esponente che vuole fare fino in fondo i conti con la modernità, guardando nella profondità dei tempi in cui viviamo e che ci restano da vivere.
Avanza la pretesa di dare all’economia una razionalità nuova, fondata sulla verità:
la verità della dignità inviolabile dell’uomo e della donna, calpestando la quale, non solo si viola la legge morale, ma si crea un’economia che non funziona.
Non funziona, così come mostrano più di un miliardo di persone che soffrono la fame, quando il mondo produce una quantità di beni in grado di soddisfare le esigenze degli individui più ricchi.
Pensiamo al fenomeno dell’immigrazione ed alle condizioni disumane in cui vivono gli immigrati alla ricerca spasmodica di un lavoro e di condizioni di vita migliore.
In definitiva l’Enciclica Caritas in Veritate, come le precedenti encicliche pontificie, porta alla conclusione che la Chiesa considera l’uomo in tutta la sua interezza; non solo come lavoratore e datore di lavoro ma anche come produttore ed utilizzatore di risorse proprie e comuni, ribadendo il principio della proprietà dell’etica sull’analisi economica, sociale e politica.
Biagio Gugliotta
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