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Cersosimo e il protestantesimo. Vincenzo Veneziano e la nascita della radio evangelica in Italia |
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14/10/2020 | Oggi parliamo di Vincenzo Veneziano (Cersosimo, 22 giugno 1904 – Monte Porzio Catone, 29 luglio 2000), un pastore protestante ante litteram e teologo italiano, una personalità spiccata, un vero e proprio benefattore, un missionario che con determinazione riuscì a portare avanti nella Roma papalina delle battaglie decisive per il culto evangelico italiano. Una storia che è possibile ricostruire grazie al contributo di Mirella Veneziano, del Club Amici Istituto Taylor, a Samuele Berio e altri autori, che hanno contribuito a scrivere la pagina intitolata “150 anni di Battismo in Italia”, scritti riportati in parte integralmente. Pagine di storia, di fede e di cultura che “La Siritide” vuole far conoscere. Proprio al pastore Veneziano si devono una serie di conquiste che segnarono il suo tempo, senza dubbio, ma che allo stesso momento furono fondamentali per costruire passo dopo passo le confessioni evangeliche così come oggi le conosciamo. Un pacifista dallo sguardo fiero, con un sorriso che metteva a proprio agio chi gli stava di fronte, capace di dialogare per ore, parole che avevano come unico obiettivo la difesa dei più deboli, dei giovani, dei più anziani. Una determinazione che spesso lo portava a scontrarsi con chi per un motivo o per un altro voleva ostacolarlo nella sua opera pastorale e di conquiste civili e sociali, utili per garantire diritti fondamentali, naturali, necessari, di ogni uomo, dal respiro universale. Epico lo scontro dialettico e con carte bollate con il potente ministro degli Interni Mario Scelba. Proprio a Vincenzo Veneziano, grazie a una delle sue tante intuizioni, come vedremo in seguito, si deve la fondazione della Radio Evangelica italiana.
CULTO RADIO EVANGELICO IN ITALIA
Non è stato possibile reperire i documenti scritti e né le registrazioni, “dati i tempi della confusione postbellica”, ma attraverso le testimonianze dei membri anziani delle chiese è stato possibile ricostruire la genesi del primo Culto radio evangelico in Italia. Samuele Berio, nel suo libro Chiesa Battista di Roma – Via Urbana – Cenni storici 1881-1981, (Coop. Litotipografia Filadelfia S.r.l.) scrive: “Tra i ricordi di quei cari fratelli americani parlerò di fatti che non vanno trascurati: il culto radio-trasmesso ottenuto per la prima volta in Italia da un Pastore battista attraverso l’interessamento del Cappellano battista americano G. Lair”. “Per raccontare come avvenne che nell’Italia cattolica di allora, dove a malapena si poteva predicare l’evangelo nei locali di culto, venne concesso uno spazio radiofonico alla predicazione evangelica, bisogna risalire all’arrivo degli americani a Roma nel giugno 1944”.
Un momento fondamentale per la Capitale, l’Italia e l’Europa. Giorni esaltanti ed allo stesso tempo drammatici. In questo clima di rabbia, di paure e di speranze, l’impegno di donne di uomini fu fondamentale per la ricostruzione di un Paese sconfitto e devastato. Tra questi, Vincenzo Veneziano, pastore della storica Chiesa battista di Roma-Via Urbana, che si mise in contatto col cappellano americano G.Lair, che trasmetteva un culto in inglese per i soldati americani e gli chiese di intercedere presso le autorità alleate affinché anche gli italiani potessero trasmettere un culto evangelico, convinto com’era che bisognava parlare con più persone possibili, parlare di Dio certamente, ma anche del lavoro che toccava ad ognuno per ricostruire un tessuto civile e sociale lacerato gravemente. Grazie alle sue continue insistenze il cappellano G.Lair si convinse, e gli fece ottenere il permesso, e fu così che da Roma venne trasmesso il primo culto radio evangelico, a partire dall’estate 1944
Il testo scelto fu sul Salmo 121: “ Io alzo gli occhi ai monti, donde mi verrà l’aiuto?”. Il Culto Radio veniva trasmesso all’alba della domenica e, per necessità di palinsesto, doveva essere brevissimo. Molti evangelici, specialmente quelli che abitavano in località senza guida pastorale, ebbero la gioia di poter sentire una voce protestante e sentirsi vicini agli altri evangelici. Ci furono anche conversioni di persone che seguirono l’invito che veniva dato a mettersi in contatto con le chiese evangeliche di Roma. I pastori che curarono i primissimi Culti Radio furono: Beniamino Federà (Chiesa battista di Roma-Trastevere), Manfredi Ronchi (Chiesa battista di Roma-Via del Teatro Valle), Vincenzo Veneziano (Chiesa battista di Roma-Via Urbana). Successivamente, il pastore Manfredi Ronchi, responsabile dell’Opera evangelica battista italiana, chiese anche la collaborazione dei pastori delle altre denominazioni evangeliche della capitale. Nell’autunno del 1944 il Culto Radio venne esteso a tutte le denominazioni evangeliche e non più curato solamente dai pastori battisti. Un coro, a cui parteciparono le migliori voci delle chiese evangeliche di Roma, registrò gli inni che venivano trasmessi. Di questi Culti radio ci rimane solamente una raccolta dei testi delle meditazioni a partire dal 12 novembre 1944 fino al 30 settembre 1945. (vedi Claudiana: “Sulle ali della radio”) . Questa storica rubrica della RAI, oggi sembra essere una cosa normale. Il tema di una delle trasmissioni di qualche giorno fa era questo: “Una parola che ti è vicina, predicazione della pastora Ilenya Goss. Un programma in convenzione a cura della FCEI ( Federazione delle chiese evangeliche italiane). La prima parte è dedicata alla predicazione, segue uno spazio riservato al notiziario e all’attività delle diverse comunità evangeliche. Un’importante conquista che si deve all’impegno ed alla lungimiranza del Lucano, originario di Cersosimo, Vincenzo Veneziano, un uomo che non può essere dimenticato, perchè tanto ha fatto, e tanto ha dato all’Italia intera, per questa ragione sarebbe giusto organizzare convegni nazionali, proporre studi e ricerche anche attraverso tesi di laurea e perché no, proporre alla Federazione delle chiese evangeliche una trasmissione della rubrica RAI da Cersosimo, dove tutto ebbe inizio.
Nel prossimo contributo parleremo ancora dell’aiuto degli evangelici americani, della chiesa di Centocelle e la “battaglia delle campane”, tra Veneziano e il ministro Mario Scelba e dell’importante opera umanitaria che si svolgeva tra le mura e non solo del G.B. Tylor a Roma
Vincenzo Diego
Nelle foto interne: Il Cappellano Lair ed il Pastore Veneziano
- Soldati americani con i bambini sulla scalinata della sezione maschile. Forse il primo a sinistra in alto è Vernon Dietrich
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