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Sant' Arcangelo omaggia il dott. Michele Fortunato |
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16/12/2019 | La comunità di Sant'Arcangelo assieme all'amministrazione comunale, ha incontrato e reso omaggio al dottor Michele Fortunato, per il recente riconoscimento ottenuto come Maestro dell’Oftalmologia insignito di Medaglia d’Oro alla Carriera. Un riconoscimento di livello internazionale, attribuito per la prima volta ad un lucano e, nel caso specifico, ad un santarcangiolese d'eccezione. Non un premio qualsiasi dunque ma un riconoscimento ad un professionista stimato ed apprezzato in tutto il mondo, tanto da ottenere una standing ovation da duemilaottocento colleghi oculistici durante la premiazione a Roma. Ma qual è il motivo di questo premio? Basti pensare che il dottor Michele Fortunato che lavora presso la Divisione Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, è autore di oltre 130 lavori scientifici, di 4 monografie nel campo dell’oftalmologia pediatrica, autore di brevetti sul raffreddamento corneale, sullo studio della circolazione sottocutanea con indocianografia e coautore del brevetto sulla canalografia. E' inoltre il Presidente di 2 associazioni quali AIERV, Association Internationale pour l'Enfance et la Réhabilitation Visuelle sorta nel 2004 a Ginevra tra Oculisti pediatrici di tutto il mondo che svolge la sua principale attività sul territorio italiano e AIOPP Associazione Italiana degli Oculisti Pediatri e Pediatri, nata in Italia nel 2015. Fortunato, nei casi in cui vi è necessità, interviene chirurgicamente addirittura sul feto, ragion per cui tutto questo successo riscontrato a livello mondiale, è più che meritato. Per quanto riguarda la cittadina di Sant'Arcangelo invece, oltre al professionista è stata voluta omaggiare la persona in se, sempre disponibile e accogliente con tutti: “l'emozione di ricevere questo premio a Roma davanti a tantissimi oculistici che si sono alzati in piedi per applaudirmi è stata un'emozione forte – ci racconta Michele Fortunato - ma la sola preparazione ad arrivare qui, al polifunzionale di Sant'Arcangelo, è stata più faticosa, perché come detto prima, non ho dormito per due notti per via dell'emozione di rivedere gli amici e le persone che mi hanno seguito per tutta la vita. E' stato un regalo dieci volte superiore a quello materiale che ho ricevuto a Roma”. Di fatti forse anche noi della stampa non abbiamo mai visto questa sala così piena, tanto che per raggiungerla abbiamo faticato e non poco: “di questo ne sono contento. Io questa sera ho cercato di far capire come noi lucani possiamo emergere nella vita senza ascoltare i finti amici. Si deve andare avanti per la propria strada nella vita, cercando di dare il meglio di se stessi. Le occasioni nella vita sono tante e se si è una persona perbene e si ha spirito di sacrificio non dico che si arriverà all'apice di quello che si insegue, ma di certo la gente ti stimerà, più di chi viene nominato per potere divino”. Quindi c'è futuro anche per noi lucani? ”Assolutamente si”. Durante la serata il figlio di Fortunato che vive a Roma assieme ai genitori, ha detto di sentirsi, dopo questa giornata, ancora più lucano, dato che non si aspettava un affetto del genere verso il padre, mentre grande emozione si è notato anche sul volto di uno degli amici più cari, ovvero Giuseppe De Rosa che ha avuto anche l'onore di presentare e dirigere la serata, nella quale erano presenti al tavolo degli ospiti anche il sindaco di Missanello, Filippo Sinisgalli e quello di Aliano, Luigi De Lorenzo
Carlino La Grotta
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