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'Il caso Marcincus' in un libro di Fabio Marchese Ragona |
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4/01/2019 | Il libro di Fabio Marchese Ragona “Il caso Marcincus il banchiere di Dio e la lotta di Papa Francesco alle finanze maledette” di 176 pagine, edito da Chiarelettere, ed acquistabile al prezzo di 15 euro mette in rilievo le imprese rocambolesche di Marcincuis arricchite da dettagli venuti alla luce solo di recente, di nuove testimonianze e di documenti inediti
Oltre a parlare di questi fatti oscuri, si parla anche della Fondazione Spellman voluta da Marcincus e Giulio Andreotti che doveva avere combe obiettivo quello di compiere opere di carità e supportare, quanto richiesto, anche i militari americani in Italia.
Marcincus ha avuto molti contatti con personalità di un certo rilievo e tra questi con Roberto Calvi Presidente del Banco Ambrosiano, trovato morto in circostanze misteriose sotto il Tamigi. Ma ha avuto un rapporto non del tutto buono con Papa Giovanni Paolo I che voleva riformare lo IOR ed il testimone di eccezione della sua intenzione era stato l’allora Segretario di Stato Jean Monet Villot. Papa Luciani sostenne che lo IOR doveva essere riformato integralmente e la chiesa non doveva avere potere, ne possedere ricchezze.
In seguito lo IOR sarà riformato ed è diventato una banca trasparente e pulita, gestito da professionisti bancari e guidato da un presidente, non necessariamente un consacrato o un religioso, che riferisce direttamente ad un collegio di sei cardinali, nominati dal Papa e in carica per un quinquennio, e al Papa (o al cardinale camerlengo durante un periodo di sede vacante).
Marcincus morì nel 2006 e dopo la sua morte Andreotti affermò all’Agenzia Apcom che il Vaticano commise un grave errore affidargli un’organizzazione bancaria in quanto non aveva alcuna preparazione in merito.
L’Attuale pontefice ha affermato in occasione di un’omelia mattutina nella Cappella del residence Santa Marta che l’amore per il denaro fa commettere peccati anche ai sacerdoti e vescovi.
Quando quest’eventualità prende il sopravvento, gli uomini diventano corrotti nella mente e privi della verità e tendono a comandare la religione come fonte di guadagno.
Il mito del denaro è la radice di tutti i mali, dell’idolatria del denaro nascono mali come la vanità e l’orgoglio che fanno male alla società.
Biagio Gugliotta
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