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Il 'Presepe Vitis' di Maurizio Guarino |
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16/12/2018 | Maurizio Guarino, 36 anni di Castronuovo di Sant’Andrea, è l’autore di un presepe molto particolare, dal profondo significato simbolico. La sua natività è esposta nella chiesa di Santa Maria della Stella. Si chiama ‘Presepe Vitis’: la Vita, la Vite. La terra, i frutti nati da essa. Dalla pianta dell’uva che affiora dalla terra e che rappresenta il grembo materno e dai tralci, che simboleggiano le braccia in alto in segno di richiesta di aiuto al Creatore da parte del popolo, sono nati alcuni personaggi che con un velo bianco simboleggiano la bontà come San Giuseppe e la purezza come la Madonna. Al legno di circa 35 cm di altezza sono anche applicate delle pezze colorate di rosso volendo così l’artista , “simboleggiare l’amore e la passione”, o sfilacciato di canapa per “interpretare la povertà”. Ma ci sono anche alcuni pezzi di vetro tagliente quale “interpretazione del male di cui l’umanità è afflitta”. E allora ecco il Bambinello rappresentato da un panino tagliato a croce che per il giovane artista castronovese “vuole essere il cuore spezzato del figlio di Dio che ha sparso il suo sangue per l’umanità. Quel sangue di Cristo che la Chiesa identifica con il vino, frutto della vite”. Guarino, che di professione è operatore socio-sanitario, ha anche la grande passione per l’artigianato legato ai presepi.
Ed ha creato il suo proprio nel paese che in questo periodo vive “la magia del presepe” come avviene sin dal 2014 ideata e organizzata dal Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” che espone quest’anno anche il Presepe paesaggio dell'artista Graziano Pompili, eseguito per l’occasione e ospitato nella Casa Natale di Sant'Andrea Avellino, e della Natività di Joaquin Roca Rey, del 1960.
Andrea Lauria
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