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Milano. Presentato 'Autodelta l'ala veloce dell'Alfa Romeo'

23/09/2017

Sale alto il rombo dei motori Alfa Romeo al M.A.C. di piazza Lucrezio Caro, dove è stato presentato, con gli autori, dai giornalisti del settore Filippo Piazzi ed Elio Silva "Autodelta, l'ala veloce dell'Alfa Romeo", Fucina Editore, dei fratelli Giuseppe e Massimo Colombo
Sala gremita per la grande occasione editoriale soprattutto dagli "Alfisti", di coloro i quali hanno nel DNA una sola grande passione nella vita:l'Alfa Romeo. E' una passione particolare che senti prorompere nell'anima e che ti fa diverso da tanti altri amanti di motori. E', insomma, una cosa davvero speciale, una passione che non conosce eguali e per la quale ti senti disposto a fare qualsiasi sacrificio, per seguirne, nel tempo, trionfi e sconfitte, evoluzioni tecniche e storie di uomini che hanno reso grande e famoso nel mondo il marchio del Biscione Visconteo.
Ed è stata soprattutto l'antico amore per la casa automobilistica di Milano a spingere i fratelli Giuseppe e Massimo Colombo a raccogliere, in un bel volume, tutto quello che è stato il mondo del reparto corse dell'Alfa, l'Autodelta, appunto, un universo parallelo alla grande casa, che, nei circuiti più prestigiosi del globo, Monza, Le Mans, Daytona, Silverstone, Montecarlo ed altri, ha mietuto vittorie su vittorie per tecnica assolutamente superiore ed inarrivabile, legate a piloti prestigiosi, Fangio, in primo luogo. E con tanti sacrifici.
" Passione e sacrifici, come dici giustamente, ci hanno spinto, da Alfisti con la A maiuscola sin dalla nascita per merito di papà Aurelio, a girare per anni per tutta Italia, per incontrare quanti avessero avuto a che fare con questa casa alternativa alla classica Alfa Romeo. Abbiamo voluto colmare un vuoto, per dare la possibilità a tutti gli appassionati e non solo agli addetti ai lavori, di conoscere a fondo i segreti della casa milanese, voluta fortemente dal mitico presidente Giuseppe Luraghi, nel 1963, fino alla guida dell'indimenticabile patron Carlo Chiti, dimessosi nel 1984".
- Cosa c'è nel libro di particolare che già non si sappia, vista la vasta gamma di storiografia sull'Alfa Romeo?
- Noi ripercorriamo il ventennio di Autodelta attraverso fonti originali dell'epoca, i ricordi dei figli dei protagonisti, dei piloti, dei tecnici e di tanti altri, che hanno avuto a che fare con questa realtà e tracciamo, per la prima volta ed in maniera ampia ed esaustiva, la storia di un simbolo, la storia di una azienda che fa battere il cuore ancora oggi al solo nominarla. Autodelta è stato un nome leggendario per tutti noi Alfisti e per gli appassionati di quel mondo di corse eroico e anche tragico, magico e spietato, che ha mischiato vita e morte, trionfi e tragedie e ricca anche di tantissimi aneddoti che ne arricchiscono la narrazione stessa.


- Quali macchine hanno fatto vibrare di più le vostre corde di Alfisti, le vostre ansie,il vostro tempo?
- Un pò tutte, per la verità. In particolare, però, le scattanti, leggere ed inarrestabili GTA, simili e pur diverse dalle Giulie GT, dalle più impegnative 33 a 8 cilindri, fino alle monoposto di Formula 1.
- I circuiti che vi hanno affascinato altre modo e che hanno esaltato al massimo i motori dalla " musica" particolare, inconfondibile al solo primo giro di chiavetta.
- Sono tutti da ricordare. L'adrenalina pura l'abbiamo provata sulle tortuose e maledettamente affascinanti gare stradali, in mezzo ai 22 chilometri di Nurburgring, nelle strade assolate della targa Florio, dove si correva a oltre duecento all'ora, vicino alle case e tra il pubblico. I Rally, inoltre, e anche la gare motonautiche, che non tutti sanno erano un bel reparto dell'Audelta. Ci dispiace solo che questo bel ventennio non venga celebrato abbastanza, come se se ne avesse vergogna, quando, invece, l'Autodelta ha davvero vissuto la sua intensissima storia con un carico di passione, di voglia,di entusiasmo e delusioni inimitabili, tutte cose che abbiamo voluto fortemente raccontare, per la gioia di tutti gli Alfisti e i milioni di innamorati di questo carismatico simbolo dell'industria e dello sport d'Italia."
Il resto, amici lettori, lo scoprirete, ovviamente, leggendo le 616 belle pagine del libro, mentre a noi non resta che fare i più vivi complimenti a Giuseppe e Massimo Colombo, i veri piloti delle mitiche Giuliette.

(Il libro è in vendita nelle migliore librerie e da Amazon)

Giovanni Labanca



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