Alle preoccupazioni per il raggiungimento del limite di età di un medico di famiglia, che esercita a Viggianello e Rotonda e che non potrà proseguire oltre questo mese, si aggiungono anche quelle per il pensionamento di un altro medico di medicina generale, che riceveva pazienti di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda e Viggianello.
Si tratta di due professionisti cosiddetti massimalisti, o quasi, ossia che non potevano accettare nuovi utenti poiché avevano raggiunto il limite consentito di circa 1.500 assistiti, più eventuale deroga per i cittadini comunitari. Per cui, nella valle del Mercure, sono circa 3000 gli utenti che si apprestano ad effettuare una nuova scelta medica.
Abbiamo già avuto modo di spiegare cosa preveda la riforma regionale, che ha riorganizzato l’assistenza territoriale introducendo le cosiddette Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), un nuovo modello per consentire l’assistenza primaria nell’intero arco della giornata, a seconda dei bacini di utenza. Rispetto al passato, l’ambito di riferimento della Valle del Mercure (Distretto 4, Ambito 2) è esteso anche a Latronico e Lauria, e, con oltre 25mila abitanti, è il secondo più ampio dell’area centro sud della Provincia di Potenza ma le distanze rispetto alle strutture ospedaliere sono però considerevoli.
I timori sono da mettere in relazione alla mancanza di obbligo per i medici di avere lo studio anche nei comuni valligiani ed, essendo Lauria il centro con il maggior numero di professionisti disponibili, tanti cittadini hanno paura di essere costretti a sobbarcarsi chilometri e chilometri anche semplicemente per farsi misurare la pressione. Quantomeno è quello che accadrà qualora non arrivassero i sostituti, vista la presenza di carenze che si dovrebbero colmare nei prossimi mesi. Da un punto di vista della percorrenza, ad esempio, per raggiungere Lauria da alcune frazioni di Viggianello, la distanza è grossomodo la medesima che separa Potenza da Rionero in Vulture.
Le amministrazioni comunali sono a lavoro per evitare che si verifichino simili conseguenze anche perché, a breve, da 5, i medici di famiglia nella Valle del Mercure si ridurranno a tre.
A Viggianello, il sindaco Antonio Rizzo ha convocato per domani un incontro pubblico nel quale verrà affrontata la questione. Tra l'altro, sulla questione c'è stata anche un riunione a Lauria alle presenza dello stesso Rizzo e di Rocco Bruno e Domenico Di Iacovo, rispettivamente, primo cittadino e assessore al Comune di Rotonda.
Anche Paolo Campanella, sindaco di Castelluccio Inferiore, è alla ricerca di una soluzione.
“Sono chiaramente preoccupato, ma non dobbiamo fermarci e di fatti sto parlando con alcuni giovani medici per trovare immediatamente una soluzione”, ci spiega il primo cittadino castelluccese che difende la riforma regionale.
“Ritengo che nel complesso sia buona - prosegue Campanella - anche perché verranno effettuate oltre 1.500 nuove assunzioni, tra medici, pediatri ed infermieri, proprio per ovviare alle carenze. Ma il problema non riguarda solo la Basilicata ma è strutturale. Lo dobbiamo ricondurre al numero chiuso nei corsi di laurea in medicina. Adesso vedremo se le nuove regole porteranno dei risultati, ma gli eventuali effetti non si potranno certo notare dalla sera alla mattina. La conferma arriva proprio dalle difficoltà che stiamo attraversando attualmente nella Valle, riconducibili a due medici entrati in servizio quarant’anni fa e, presto, ad andare in pensione saranno anche tanti altri loro colleghi. Praticamente, in tutto questo tempo siamo rimasti fermi. È questo che deve far riflettere”.
Preoccupazione anche da parte del circolo di Rotonda del Partito Democratico, che insiste sulla “necessità di prevedere l’obbligo per i medici di aprire gli studi in tutti i comuni nei quali accettino un determinato numeri di pazienti”.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it