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Potenza: Cerimonia di insediamento del Consiglio Comunale dei ragazzi e lectio magistralis su valore della Costituzione |
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12/03/2025 |
|  La cerimonia di insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Potenza, tenutasi ieri sera nell’Aula consiliare del Comune, ha suscitato un grande entusiasmo e un'emozione palpabile. Questo evento segna un'importante tappa per i giovani della città, che sono chiamati a impegnarsi attivamente nella vita politica e sociale locale. I Consigli Comunali dei Ragazzi, nati in Francia negli anni ’70 e diffusi in Italia dal 1995, offrono ai ragazzi un'opportunità unica per esprimere le proprie opinioni e sviluppare competenze civiche. In questo contesto, il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha tenuto una lectio magistralis sulla Costituzione italiana. Di seguito riportiamo il comunicato della prefettura di Potenza Emozione e grande entusiasmo, questa sera, nell’Aula consiliare del Comune di Potenza che ha ospitato la cerimonia di insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Nati dall’esperienza francese alla fine degli anni ’70, i C.C.R. si sono diffusi spontaneamente in Italia a partire dal 1995, con l’idea di coinvolgere i giovani nella vita politica e sociale delle città, permettendo loro di esprimere le proprie opinioni, sviluppare competenze, acquisire consapevolezza su tematiche di rilevanza locale. Orizzonte ultimo, valorizzare ed accrescere l’impegno civico e la responsabilità verso il prossimo. Anche la Città di Potenza ha sempre risposto presente a questa importante e preziosa iniziativa che oggi, in particolare, ha preso forma con l’insediamento del nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi, del suo Presidente del Consiglio Beatrice Tarsia e la presentazione del Sindaco dei Ragazzi Vittoria Roccanova e della Giunta. Dopo le formalità di rito, i giovani amministratori hanno riservato particolare attenzione alla lectio magistralis del Prefetto di Potenza Michele Campanaro che ha voluto condividere con loro, a pochi giorni dal 17 marzo, Giornata della Costituzione istituita con legge n.222 del 2012, l’importanza di conoscere la storia e la Costituzione per diventare cittadini consapevoli ed impegnati. “Parlare della Costituzione e della sua genesi - ha esordito il Rappresentante del Governo - significa riflettere sui caratteri e sulla grammatica della democrazia italiana, consacrata in tre storiche date: il 25 aprile 1945, giorno della Liberazione del territorio italiano dall’occupazione nazi-fascista, il 2 giugno 1946, giorno in cui è nata la Repubblica, e il 1° gennaio 1948, giorno dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale”. Il Prefetto ha, quindi, accompagnato i ragazzi a ripercorrere le principali tappe storiche del percorso iniziato il 2 giugno del 1946, con la scelta della Repubblica e l’elezione dell’Assemblea costituente e concluso il 27 dicembre del 1947, con la firma del Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, sul testo della Costituzione che archiviò per sempre l’epoca della dittatura fascista. Non è mancato il richiamo all’unità dei Padri costituenti che, pur venendo da tradizioni culturali diverse e sostenendo idee politiche molto spesso antitetiche, riuscirono nel difficilissimo compito di scrivere insieme le regole fondamentali della neonata Repubblica per permettere di dare vita ad un sistema di principi, di idee, di comportamenti, in grado di tendere alla realizzazione della persona, della dignità dell'uomo, dei diritti umani. Il Rappresentante del Governo ha, poi, voluto richiamare l’attenzione dei ragazzi non solo sui diritti inviolabili e sull’impegno quotidiano che viene richiesto a ciascuno per consolidarli, ogni qual volta siano minacciati dalle contingenze della storia, ma anche sull’importanza dei doveri: “Non esiste diritto senza dovere, non esiste risultato senza sforzo, non esiste vittoria senza impegno. In una parola possiamo dire questo: in un sistema democratico non esistono “scorciatoie”. Tenetelo a mente ogni volta che vi troverete, come tutti ci siamo trovati nella vita, di fronte a un bivio: da una parte un favore, una raccomandazione, un sopruso. Dall’altra la dignità, la bellezza e la fierezza di un comportamento onesto, etico, responsabile. Non abbiate dubbi, magari all'inizio potrà sembrarvi più facile e più comodo cedere, ma alla lunga scoprirete che la competizione vera è solo con voi stessi”. Facendo proprie le parole di Pietro Calamandrei nel famoso discorso agli studenti di Milano del 26 gennaio 1955, il Prefetto ha, infine, esortato i giovani amministratori a dare spirito ed impegno per la Costituzione, per farla vivere e per sentirla come cosa propria mettendoci dentro senso e coscienza civica, contro il rischio dell’indifferentismo politico. “Vi auguro di avere sempre il coraggio di creare e difendere, ogni giorno e in ogni occasione, un orizzonte sociale, culturale e politico che ponga al centro i valori della Carta costituzionale”, l’augurio conclusivo rivolto ai ragazzi dal Rappresentante del Governo. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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