Il 18 gennaio scorso una voragine si è aperta nel centro storico di Pomarico, coinvolgendo parte della scalinata di via Dante. Questo evento rappresenta l'ennesimo episodio di dissesto che ha colpito il paese negli ultimi anni. Tra gli episodi più gravi, si ricorda la vasta frana che tra il 25 e il 29 gennaio del 2019 interessò una porzione significativa del centro storico. L ultimo episodio, benché più ridotto, ha comunque costretto alla chiusura di una delle strade principali di accesso al borgo. La profondità del fenomeno ha sollevato preoccupazioni sulla stabilità della via di collegamento che ha portato alla chiusura, come ci spiega un cittadino, Leandro Zuccaro, che vi ha inviato i video che alleghiamo. L'ennesimo episodio franoso ha riacceso il dibattito tra i cittadini, che chiedono maggiore attenzione alle condizioni del territorio. La denuncia è che le cause principali di questi eventi sono da attribuirsi alle continue infiltrazioni d'acqua provocate da condotte idrico-fognarie obsolete, realizzate negli anni '40 e ormai inadeguate. I residenti segnalano crepe diffuse in tutto il centro storico e rivolgono ad Acquedotto Lucano una richiesta pressante: il rifacimento completo della rete idrica e fognaria, insieme alla sistemazione della rete per la raccolta delle acque bianche e alla chiusura delle utenze inattive. Dal Comune fanno sapere che un progetto è già stato elaborato e inviato ad Acquedotto Lucano per la valutazione ei finanziamenti necessari. Sui social, lo storico e scrittore Gianni Palumbo ha espresso la frustrazione della comunità, affermando che “l'ennesimo sgrottamento in un centro storico fragile e abbandonato come quello di Pomarico rappresenta il risultato di tre secoli di eventi catastrofici e, soprattutto, di mezzo secolo di totale disattenzione. " lasiritide.it
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua