|
Crisi idrica Basilicata. AL e ASP, trialometani e ingiustificato allarmismo |
---|
17/12/2024 |
| In riferimento ad articoli apparsi sulla stampa locale sulla qualità dell’acqua erogata, creando ingiustificati allarmismi nei confronti dei cittadini lucani, Acquedotto lucano e Azienda sanitaria di Potenza (Asp) diffidano i media dal pubblicare notizie infondate e l’associazione Cova Contro dal divulgare informazioni su ipotetici superamenti di soglia di trialometani. Tanto più che non si conoscono la fonte di questi eventuali rilievi effettuati da laboratori “indipendenti“, l’attendibilità, le metodologie scientifiche dei monitoraggi e lo stato in cui versa la rete privata e condominiale dell’abitazione presso cui sarebbe stata effettuata l’analisi. Nel ribadire che dai numerosi rilievi effettuati all’uscita dal potabilizzatore non è mai emerso il superamento del valore-soglia dei trialometani, Acquedotto lucano e Asp denunciano l’infondatezza di quanto riportato dall’associazione Cova Contro. Acquedotto lucano, in particolare, monitora periodicamente la qualità dell’acqua in diversi punti della rete potabile, tra serbatoi e fontane, sempre riscontrando livelli di trialometani inferiori ai limiti consentiti dalla legge, vale a dire 30 mcg/l. L’ultimo campionamento del 14 dicembre scorso lo conferma: potabilizzatore Masseria Romaniello (7,33), serbatoio Epitaffio (11,01), serbatoio Gallitello (2,33), serbatoio Macchia Giocoli (19,3), serbatoio Montereale (11,2), serbatoio San Rocco (10,6), fontana di piazza Adriatico (3,04), fontana di borgo San Rocco (11,6), fontana di Largo Santa Lucia (8,92), fontana di Piazza dei Comuni (10,6), fontana di Piazza Albino Pierro (10,13), fontana di via Nitti (10,4). Al e Asp stanno valutando gli estremi e la portata delle dichiarazioni rese al fine di effettuare una segnalazione alla Procura per la sussistenza dell’ipotesi di “procurato allarme”. |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|