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Viggianello: consegnati i lavori per l’attrattore ‘Waterland-Skybike’

2/11/2024



“A Viggianello si potrà pedalare su una bici sospesa nel vuoto, in pieno centro storico, su un’area naturalistica che sarà messa in sicurezza e rigenerata. Una nuova attrattiva nell’attrattore naturale del Pollino! Ora via ai lavori”.


È un Antonio Rizzo sicuramente soddisfatto quello che ha commentato via social la consegna dei lavori per la realizzazione dell’attrattore turistico. Il sindaco lo aveva già presentato a margine dell’approvazione in Consiglio comune del progetto definitivo, con il nome “Waterland-Skybike”: si tratta di “un sistema locale di offerta turistica” che sorgerà nel quartiere “Cedda”. 


Questo specifico intervento, che dovrebbe concludersi entro 180 giorni, costerà oltre un milione e centomila euro e consiste in una bici su una fune sospesa - che, da 2248 metri, scende fino a valle - su cui pedalare per 350 metri e con un traliccio d’arrivo posto ad un’altezza di 250. Parliamo di un attrattore dedicato al ciclo dell’acqua, definito dall’amministrazione comunale come “un parco ludico-ricreativo, dedicato alla scoperta della risorsa idrica” e il cui tracciato sarà impreziosito dalla possibilità di usufruire della realtà immersiva, per godere delle bellezze naturalistiche del Pollino e seguire, appunto, il racconto del ciclo dell’acqua.


La partenza è prevista dall’anfiteatro comunale con la realizzazione di un’area botteghino ed un “edificio wow”, incastonato nell’orto botanico colorato quattro stagioni su quattro: il percorso continuerà nell’area di rione “Cedda”, la parte più antica di Viggianello che sarà recuperata e resa nuovamente accessibile. 


“Un percorso lungo, complesso, per portare a compimento una grande opera nella nostra piccola comunità. In questo progetto c’è il cuore, la passione, la voglia di fare e di crescere, la testardaggine contro le numerose avversità procedurali riscontrate”, scrive ancora il primo cittadino. 


L’iniziativa riprende il vecchio progetto dell’orto botanico di Viggianello e, complessivamente, cuba poco meno di due milioni di euro. “In questo progetto c’è un sogno: dare alla nostra comunità una dimensione diversa, generare intorno a questa opera un sistema turistico ed economico sempre più all’avanguardia, che possa rigenerarci ed entusiasmarci”, conclude Rizzo. 


Nel borgo del cuore del Parco del Pollino sperano che questa iniziativa possa incrementare ulteriormente i flussi di visitatori e scommettono non finirà nel dimenticatoio e che non incontrerà le difficoltà vissute altrove.


Già, perché quello dei macroattrattori è un tema che fa discutere da anni: fiumi di denaro ed annunci propagandistici che hanno spesso partorito pesanti fallimenti. Su tutti, il caso dell’Arena Sinni di Senise che ha suscitato malumore per via dell’ingente investimento pubblico (circa 5 milioni di euro) quasi totalmente improduttivo. Inoltre, non bisogna sottovalutare i problemi derivanti dalle elevate spese relative alla manutenzione che comportano queste iniziative e che, non di rado, hanno provocato chiusure come avvenuto nella scorsa estate a Trecchina o San Costantino Albanese. 


Abbiamo già avuto modo di spiegare come i cosiddetti macroattrattori fossero stati pensati nell’ambito del “Programma speciale senisese” della Regione, che godeva di una dotazione finanziaria pari a 35 milioni di euro provenienti dalle royalty dell’acqua e prevedeva quello di Senise, appunto di Viggianello, di Terranova del Pollino e di San Costantino Albanese. Ma, nell’area più periferica della Basilicata, non comprese in questo programma, troviamo anche le infrastrutture di San Severino Lucano e Trecchina (quest’ultimo, unico Comune al di fuori dei confini lucani del Parco del Pollino).


A San Costantino Albanese ci hanno fatto sapere essere stati risolti i problemi di sicurezza che hanno costretto il “Volo dell’aquila” a fermarsi lo scorso 23 agosto: l’appuntamento è alla prossima bella stagione. La prossima estate si spera possa essere anche quella del rilancio dell’Arena Sinni di Senise, chiusa in pratica dal 2018 eccetto che per qualche sporadico evento. A Terranova di Pollino non ha mai visto la luce il “Bike Park”: vecchi sentieri e tratturi per ciclisti esperti, con un costo di realizzazione di circa un milione e 400mila euro. Il sindaco Franco Mazzia aveva annunciato la volontà di far riprendere il progetto dormiente, ma non si registrano novità in merito. Sono invece in corso i lavori nel “Il Parco delle Stelle”: opera inaugurata a Trecchina nel 2019 e costata circa 6 milioni di euro, rimasta chiusa quest’anno per degli interventi finalizzati anche all’abbattimento di barriere architettoniche e che dovrebbe riaprire i battenti nel 2025.


Per fortuna nessun intoppo a San Severino Lucano, dove ha funzionato alla perfezione la giostra panoramica “RB Ride”.


 


Gianfranco Aurilio


 




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