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Dopo un'inseguimento ad alta velocità, arrestati due uomini per furto in appartamento |
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2/05/2024 |
| Pervenuta al 113 la segnalazione di un furto in appartamento appena commesso a Matera, in una via poco distante dal centro, con la preziosa informazione che gli autori si allontanavano a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata, diversi equipaggi della Squadra Mobile e delle Volanti si sono posti sulle tracce dei ladri. Gli agenti, posizionatisi anche all’uscita della città in direzione di Altamura, hanno visto poco dopo sopraggiungere, a folle velocità, l’auto in questione. Ne è seguito un acceso inseguimento, durato finché l’auto in fuga non è stata costretta a rallentare, a causa della presenza di due tir, di cui uno in fase di sorpasso, che bloccavano la carreggiata. Allora il veicolo ha interrotto bruscamente la marcia e ne sono usciti tre uomini, che hanno scavalcato il guardrail e se la sono data a gambe nelle campagne circostanti. A quel punto, i poliziotti hanno proseguito l’inseguimento a piedi, riuscendo a raggiungere e a bloccare due dei tre fuggitivi, traendoli in arresto. I due uomini, baresi di 34 e 37 anni, sono già noti per reati simili. All’interno dell’autovettura, sono stati rinvenuti: 500 euro in banconote, numerosi monili in oro, due salvadanai contenenti monete per oltre 700 euro e alcuni orologi da polso. Sono stati sequestrati anche: uno zaino con arnesi atti allo scasso e una fiamma ossidrica idonea all’apertura di bancomat e casseforti, riposti nel cofano dell’auto; telefonini, ricetrasmittenti e guanti da elettricista, rinvenuti all’interno dell’abitacolo. L’auto, anch’essa sottoposta a sequestro, aveva le targhe contraffatte ed era stata riverniciata; inoltre, nell’abitacolo, trasversalmente ai sedili posteriori, era stata montata una piastra in acciaio, che si ritiene possa avere una funzione antiproiettile, in caso di inseguimento. I due soggetti sono stati tratti in arresto in flagranza per furto e resistenza a Pubblico Ufficiale e condotti nella casa circondariale di Matera. Proseguono le indagini per l’individuazione del terzo soggetto riuscito a sfuggire alla cattura. Si rappresenta che gli accertamenti vanno intesi, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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