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Sanatoria per i migranti. ''La nuova schiavitù per l'acquisto dei contratti'' |
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3/06/2020 |
| La sanatoria inserita nel DECRETO RILANCIO per braccianti, colf e badanti stranieri avrebbe dovuto ‘’rendere visibili gli invisibili’’ ed eliminare il caporalato. Le istanze per la regolarizzazione sono partite dal 1° giugno. Ma se molti (me compresa) hanno gioito all’indomani della ormai famosa conferenza stampa della Ministra Teresa Bellanova, per molti addetti ai lavori la sanatoria rischia di essere non solo un bluff, ma anche di aprire a nuovi scenari di irregolarità.
Ne è convinta l’avvocata Angela Maria Bitonti, del foro di Matera, legale di Federcolf di Basilicata e di Bari, da anni impegnata sul fronte dei diritti dei migranti.
E proprio nella sede del sindacato di Federcolf (in via Lucana 23) a Matera dal 1 giugno è attivo lo “Sportello amico” , per assistenza rivolta ai cittadini stranieri. Il servizio è attivo dal 1 giugno 2020, in coincidenza proprio con l’apertura della procedura di regolarizzazione dei cittadini stranieri prevista dal decreto Rilancio. Lo sportello sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Si riceve su appuntamento, prenotabile via mail, telefono o tramite il tasto Whatsapp della pagina Facebook di Federcolf Matera.
Prima di tutto, avvocata, in sintesi: a chi è rivolta la sanatoria?
Possono accedere alla sanatoria due comparti fondamentali: quello del lavoro domestico e quello del lavoro in agricoltura. Questa sanatoria ha riservato solo ai lavoratori che fanno parte di queste categorie di poter avere un permesso di soggiorno e di fare emersione da lavoro nero. Già qui avrei qualcosa da dire. Perché in Italia quasi un milione di stranieri sono irregolari, la maggior parte senza la possibilità di accedere a questa sanatoria perché non hanno il datore di lavoro o comunque un rapporto di lavoro nero in essere, come la sanatoria prevede.
In Basilicata quali sono i numeri?
Le stime sono solo nazionali sulla base di alcuni studi. A livello locale non si può fare una stima degli irregolari presenti. Tenga presente che l’anno scorso in Basilicata ce ne erano 500 solo alla Felandina di Metaponto.
Qual è il risvolto negativo?
Succede una cosa gravissima. E’ già scoppiata la corsa all’acquisto dei contratti dei datori di lavoro. I ragazzi pur di avere un permesso di soggiorno pagano, arrivando a versare addirittura anche 3mila euro. Queste notizie sono certe e ci arrivano dagli stessi ragazzi che, fino ad oggi, in decine si stanno rivolgendo a noi e che ci raccontano che dietro pagamento si ‘’procurano’’ il rapporto di lavoro. La Ministra Bellanova voleva eliminare i caporali ma pare che si verificherà l’esatto contrario. E’ iniziato il business dei contratti e gli stessi caporali sono in contatto con i potenziali datori di lavoro, guadagnandoci a loro volta.
Nella sanatoria tutto questo non era previsto? Era facile da prevedere, soprattutto per gli addetti ai lavori
La sanatoria nelle intenzioni del Governo doveva servire ad eliminare il caporalato e invece scoppia questo fenomeno collaterale della corsa al contratto di lavoro quando invece sarebbe stato meglio dare un permesso di soggiorno temporaneo, anche solo di sei mesi ma a tutti, anche considerando l’emergenza sanitaria. In questo periodo chi riusciva a trovare un lavoro aveva il diritto di rimanere in maniera regolare. Penso che questo anche un bambino lo avrebbe capito.
I danni collaterali sono enormi
Grandissimi. Questi ragazzi, che ovviamente non hanno i soldi, sono costretti a rivolgersi agli usurai o da chi li ricatta in altro modo. E’ la nuova schiavitù. Questo è molto evidente non tanto per il comparto del lavoro domestico, dove la situazione appare più tranquilla, quanto per quello in agricoltura. Siamo molto preoccupati. Anche perché quando si fa la domanda, per legge, la pratica deve essere istruita ma nel frattempo con la ricevuta della domanda presentata è già possibile lavorare e avere un contratto di lavoro. Un eventuale rigetto della domanda arriverà dopo i tempi burocratici che ci vogliono per verificare la domanda fatta. Se dopo 3 o 4 mesi la domanda viene rigettata il permesso di soggiorno non lo ottieni. Questo vuol dire che se il contratto lo avevi ‘’comprato’’ perdi tutto.
Intanto avete inviato alcuni quesiti al Ministero.
Ci sono dei punti davvero oscuri e su questi stiamo ponendo, in collaborazione con gli altri colleghi giuristi, alcuni quesiti al Ministero e stiamo aspettando delucidazioni. Per esempio: è possibile far accedere alla sanatoria i richiedenti asilo che hanno permessi precari, avendo un contratto di lavoro. Insomma, se è possibile mantenere sia la strada della richiesta di asilo con la sanatoria. Inoltre la legge dice: possono accedere con la domanda direttamente i ragazzi che hanno un permesso di soggiorno scaduto dopo il 31 ottobre 2019, quindi una platea piccolissima. Insomma, è una grande presa in giro che serve ai datori di lavoro e ai caporali per avere potere e allo Stato per fare cassa. Nella gran parte dei casi non sortirà l’effetto di regolarizzare queste persone.
Mariapaola Vergallito
foto da internet
www.difesapopolo.it |
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