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Regionali: presentate le liste.Arbia esclusa perché in ritardo |
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19/10/2013 |
| E' ufficiale: sono 9 i candidati alla presidenza della Regione Basilicata. Tra loro, due donne: Maria Murante e Elisabetta Zamparutti.
Poco dopo le 15.00 erano ancora in corso, nel Tribunale di Potenza, le operazioni per la presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali in programma in Basilicata il 17 e 18 novembre: molti partiti hanno deciso di entrare nel Palazzo di Giustizia poco prima dell'orario di chiusura degli uffici (previsto alle ore 12), e non sono mancati momenti di tensione, anche con l'intervento della Polizia, davanti all'aula ''Grippo'', per ''calmare'' alcuni rappresentanti dei partiti.
Alle 13.20 sono già 9 i candidati alla presidenza della Basilicata. Tra loro non c’è, però, Silvana Arbia. Nella notte è caduto l’accordo con Sel e il Comitato Promotore di “Silvana per la Basilicata” ha dovuto integrare le firme venute meno nelle ultime ore. Firme che, da quanto si apprende, non sarebbero arrivate in tempo. La Sel candida invece, come capolista, Maria Murante. Oltre alle conferme di Pittella, Di Maggio, Pedicini per i Cinque Stelle, c’è anche La Destra con Tauro.
Ecco quelli che, fino alle 14.00, dovrebbero essere i candidati presidente:
Florenzo Doino Partito Comunista dei Lavoratori
Piernicola Pedicini Movimento 5 Stelle
Franco Grillo Regionali 2013-10-19
Doriano Manuello Matera si muove
Elisabetta Zamparutti ecologisti laici democratici liberali credenti
Rocco L. Tauro La Destra
Tito Di maggio Per La Basilicata
Coalizione centrodestra composta da Pdl, Udc, Mir, e la lista unica “Officina Basilicata” di Fratelli d’Italia, Grande Sud e Scelta civica;
Marcello Pittella la Basilicata presente
Coalizione di centro sinistra composta da Pd, lista del presidente, Centro democratico, Realtà Italia, Partito socialista e Italia dei Valori;
Maria Murante Basilicata 2.0 la scelta giusta
Coalizione composta da Sel e Liberiamo la Basilicata del tenente Di Bello;
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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