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La scelta dei lucani e quelle 5 stelle sul cielo della regione |
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26/02/2013 |
| La Basilicata è rimasta solo apparentemente del Pd. Se non fosse per quella percentuale leggermente più alta si potrebbe affermare che la Regione considerata un po’ il luogo di sperimentazione del centrosinistra italiano è ormai a Cinque Stelle. Il Movimento di Grillo è la seconda forza alla Camera dietro appena di un punto percentuale al Pd, segno forse della spinta che i più giovani (alla Camera si vota a 18 anni, al Senato a 25) hanno dato al voto di protesta.
Per questo la festa vera non può esserci per un centrosinistra che, ieri, ha fatto un po’ come l’Inter del 5 maggio: credendo di aver già vinto ha festeggiato in anticipo. Lo ha fatto, anche se velatamente con quel tanto che basta ad una buona dose di scaramanzia, quando Roberto Speranza, da Giorgino su Rai1, diceva che bisognava aspettare i dati veri ma che una cosa era certa: il centrodestra è finito. Ma erano ancora le 15.10. Un po’ come, qualche anno fa, qualcuno diceva che Grillo, se proprio voleva dimostrare qualcosa, doveva fondare un proprio partito “e poi vediamo quanti voti riesce a prendere!” Appunto.
Nella nostra regione sono stati eletti sei deputati: tre del Pd e uno a testa di Sel, Pdl e Movimento cinque stelle. Per il Pd: Roberto Speranza, Vincenzo Folino, Maria Antezza. Sel: Nichi Vendola (in caso di opzione per un'altra regione, entrera' alla Camera Antonio Placido).
Pdl: Cosimo Latronico. Movimento cinque stelle: Mirella Liuzzi
Al Senato
I Senatori sono sette: Pd: Emma Fattorini, Filippo Bubbico, Salvatore Margiotta. Sel: Giovanni Barozzino. Movimento cinque stelle: Vito Rosario Petrocelli. Pdl: Silvio Berlusconi (in caso di opzione per un'altra regione, entrera' in Parlamento Guido Viceconte).
Scelta civica con Monti: Pier Ferdinando Casini (in caso di opzione per un'altra regione, entrera' in Parlamento Salvatore Tito Di Maggio).
Ma la Basilicata del voto si legge anche paese per paese. I dati più eclatanti sono quelli che premiano il Pdl nelle roccaforti (?) del Pd.
A Sant’Arcangelo,paese del presidente della Regione Vito De Filippo, quarto in lista alla Camera, vince il partito di Berlusconi: alla Camera 32,52 % Pdl e 27,58 Pd. Al Senato quasi voto quasi identico, con un punto in più al Pd.
Senise meno di un anno fa aveva riconfermato il mandato al sindaco Castronuovo che si era presentato con una lista civica ma di stampo di centrosinistra tra Pd e Sel, mentre dall’altro lato c’erano la lista palesemente Pd della Ferrara e quella di stampa di centrodestra (anche se civica) di Bulfaro. All’epoca Castronuovo doppiò letteralmente i colleghi del centrosinistra, lasciando ad appena 700 voti i terzi. Ieri il risultato è ribaltato: Il Pdl vince con 1002 voti al Senato (Pd a 671) e 1093 alla Camera (Pd 603).
A Melfi è Grillo a festeggiare con oltre il 27% al Senato (voto di protesta) ma, evidentemente, la visita del premier Monti di qualche mese fa avrà convinto molti perché alla Camera le Cinque Stelle sono appaiate non con Pd o con Pdl ma con la Scelta Civica.
A Potenza, da sempre ''feudo'' democristiano prima e del Pd poi, il Movimento 5 Stelle diventa il primo partito alla Camera e, anche se per un pugno di voti (60 in tutto), toglie il primato al Pd che guida l'amministrazione cittadina: il movimento di Grillo, infatti, ottiene il 25,9% (con 10.478 voti) mentre il partito di Bersani si ferma al 25,8% (10.418 preferenze).
Nella terra del petrolio nei 6 comuni dei sindaci “dimissionari” di qualche mese fa al Senato vince il Pdl: al Pd solo Tramutola e Montemurro (paese di Lacorazza). Alla Camera buona affermazione de La Destra a Grumento Nova
In generale nei sette comuni geograficamente più vicini al cuore delle estrazioni petrolifere in Val D’Agri, alla Camera (dove si vota a partire dai 18 anni) oltre il 20% dei votanti ha premiato Grillo, mantenendo il dato nazionale.
Nel Metapontino Grillo alla Camera conferma il dato nazionale ma viene trainato in paesi come Scanzano Jonico che regala la palma d’oro a Grillo e al Senato anche per una spicciolata di voti. Dato più basso per Cinque Stelle a Nova Siri, dove alla Camera Grillo arriva al 20,66%.
Mariapaola Vergallito
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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