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Un docente in meno a Noepoli: ora il presidio è con le catene |
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20/09/2012 |
| I genitori degli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado di Noepoli hanno comunicato che lo sciopero raccontato ieri dalla nostra web tv continua con un presidio ad oltranza davanti all'istituto, verbalizzato anche dalle Forze dell'Ordine, fino a quando non sarà trovata, da chi di competenza, una soluzione accettabile per garantire agli alunni una didattica idonea rispetto alle loro esigenze. Seguiremo la vicenda. Perchè la scuola è ufficialmente cominciata lunedi scorso ma i banchi dell’Istituto comprensivo Statale di Noepoli sono vuoti. Lo sono perché genitori e alunni vogliono cercare di far valere le proprie ragioni per quello che definiscono un modo sbagliato di organizzare la didattica. E, questa volta, non si tratta della battaglia contro le pluriclassi che “ci sono-dicono-perché i numeri degli alunni presenti sono comunque risicati. Lo accettiamo. Ma, quello che non accettiamo è che, quest’anno, sia stata tolta l’ennesima unità nel corpo docente e gli insegnanti della primaria sono passati da 3 a 2”. Gli alunni sono 14 in tutto. Ma è un numero diviso nella quattro classi presenti (la seconda classe non c’è). E questo si traduce in una difficoltà maggiore da parte degli insegnanti rimasti nel dare attenzione a tutti gli alunni che, naturalmente, hanno bisogno di insegnamenti diversi dalla prima alla quinta elementare. Problema analogo nelle classi della scuola secondaria di primo grado dove, da quest’anno, si è deciso di accorpare tutti gli alunni, indistintamente. In questo caso i genitori chiedono di non inglobare assieme alle altre due classi almeno i 7 ragazzi della Terza Media, più grandi, bisognosi di una didattica diversa (tra l’altro in questa classe sono presenti dei ripetenti). Nel caso della secondaria di primo grado il corpo docenti è rimasto invariato rispetto all’anno scorso. “Riscontriamo un grave disagio in merito alla qualità dell’insegnamento garantito ai nostri figli- dice Mario Semeraro in rappresentanza dei genitori - se protestiamo è per garantire una qualità migliore per i nostri figli. Noi chiediamo di avere un insegnante in più ma se gli organi competenti riuscissero a trovare soluzioni alternative idonee, noi saremmo pronti ad ascoltare. Certo è che questa non è una situazione accettabile”. Molti genitori minacciano addirittura di trasferire i loro figli negli istituti di altri paesi vicini. “Le difficoltà oggettive sono evidenti- spiega un insegnante, Guido La Ventura- perché i programmi tra le prime e le ultime classi sono completamente diversi. Non dovrebbero esistere alunni di serie A e alunni di serie B, come forse chi di competenza a volte dimentica”.
Tra i partecipanti al “presidio” davanti alla scuola troviamo anche il parroco di Noepoli, don Giacinto, perché, spiega, “si tratta di una manifestazione spontanea senza slogan e questo indica la sincera preoccupazione dei genitori per il futuro dei loro figli. Non dimentichiamo che dietro ai numeri ci sono bambini. Mi auguro che le istituzioni scolastiche prendano a cuore questo problema. Che taglino altrove”.
Mariapaola Vergallito
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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