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Nasce in un'area di servizio grazie al 118 |
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4/08/2011 |
| Deve ringraziare una buona stella ma soprattutto la tempestività dell’equipaggio del 118 di Chiaromonte, una bambina nata ieri 3 agosto, alle 2 e 50 del mattino. Niente di strano, se non fosse che la sala parto improvvisata sia stata l’ambulanza accorsa dopo la chiamata della mamma, parcheggiata in un’area di servizio di Senise.
Tutto ha inizio quando, in piena notte, una signora rumena, che si trovava a Francavilla sul Sinni, al nono mese di gravidanza, ha avvertito un malore ed ha chiamato il 118. L’equipe in ambulanza, arrivata sul posto, ha constatato che alla donna erano arrivate già le doglie. Non c’era tempo da perdere, ma c’era molta strada da percorrere. Già, perché da mesi ormai, il presidio chiaromontese di ostetricia e ginecologia (che da Francavilla dista 10 minuti) è chiuso e, in particolare, l’ostetricia funziona solo fino alle 20 e di notte non è prevista la reperibilità medica. Dove andare? Le alternative sono Lagonegro (45 minuti di distanza) e Policoro (circa mezz’ora). L’equipaggio del 118 decide di optare per Poliporo, più vicino ma, soprattutto, con una viabilità più agevole. Ma l’ambulanza non fa nemmeno in tempo ad arrivare a Senise che la situazione precipita: la donna sta per partorire e non c’è tempo per arrivare fino a Policoro. L’autista parcheggia il mezzo in un’area di servizio lungo la Statale Sinnica, a quell’ora deserta. L’infermiere si preoccupa della signora che, fortunatamente senza complicazione, dà alla luce la sua bellissima bambina. Dopo ci sono solo il sospiro di sollievo di equipe e neomamma e il pianto della piccola appena nata a dare il benvenuto al nuovo giorno. Sul posto anche l’automedicalizzata di Senise.
Per fortuna tutto è andato per il meglio. Per fortuna non ci sono state complicazioni e le due pazienti sono state trasportate insieme a Policoro. Ma questa storia non può non far riflettere sulla valenza strategica del presidio di Chiaromonte, almeno per alcuni reparti. Questa volta tempestività e preparazione dell’equipe accorsa si sono unite alla fortuna. Ma in altri casi non è stato così. A Chiaromonte non si può più partorire. L’ostetricia di notte non ha la reperibilità. Non ci sono i numeri. Ma se c’è l’emergenza, come nel caso della bimba che è dovuta nascere nell’area di servizio alle 3 di notte? Non sempre, purtroppo, siamo in grado di raccontare una splendida favola di mezza estate.
Mariapaola Vergallito
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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