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Tutela dei migranti vulnerabili. Al via in prefettura, a Matera, le attività del tavolo tecnico |
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29/05/2024 |
| ![](./public/newsIMG-20240529-WA0016.jpg) Finalità del Tavolo è la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità in arrivo sul territorio provinciale ed inserite nel sistema di protezione ed accoglienza. Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti delle Forze di Polizia, della Regione Basilicata, dei comuni di Matera, Ferrandina, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Tricarico, Tursi, Colobraro, Miglionico e Gorgoglione, la referente dell’Azienda Sanitaria di Matera, i referenti dei Cas (centri di accoglienza straordinario), Sai (Sistema di accoglienza integrato), i referenti della Caritas e della C.R.I. e del privato sociale. Il Prefetto, nell’introdurre la riunione, ha espresso soddisfazione per la numerosa e attiva partecipazione ai lavori del consesso, le cui sinergie consentiranno di rafforzare il collegamento fra il Centro/progetto di accoglienza e i servizi territoriali e di potenziare percorsi di tutela dei migranti vulnerabili. A tale scopo il Ministero dell’Interno ha adottato il Vademecum per la rilevazione, il referral e la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità in arrivo sul territorio ed inserite nel sistema di protezione ed accoglienza pubblicato sul sito internet del Ministero quale strumento operativo volto a facilitare la comunicazione fra tutti gli attori coinvolti nella rilevazione e referral delle persone vulnerabili. Il Prefetto ha evidenziato che il “Tavolo Tecnico sulle Vulnerabilità” rappresenta un modello di governance locale volto a rafforzare il coordinamento multisettoriale e a promuovere un approccio uniforme nell’individuazione e presa in carico delle persone portatrici di esigenze particolari, in primis attraverso la redazione di Linee Guida operative locali in conformità con la struttura ed i principi delineati nel Vademecum ed in collaborazione con il ”Piano regionale per la tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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