|
Dal fango al cielo: è morto Salvatore Franchino, 'angelo' di Firenze |
---|
10/05/2019 |
| Un 'Salvatore' di nome e di fatto. Un angelo, che dal fango di Firenze dell'alluvione del 1966, ora torna tra gli angeli del cielo: Senise piange Salvatore Franchino, volato in quel cielo questa mattina. Salvatore aveva 25 anni quando diventò uno degli ‘angeli del fango’, nel lavoro affannoso di ricerca e di salvezza di persone e di tesori inestimabili di arte e cultura. Franchino, restauratore e una vita da volontario sempre in prima linea da Longarone all’Irpinia, da Firenze al sisma dell’Umbria, ricorda con orgoglio e commozione quelle ore concitate della mattina del 5 novembre del 1966. Lui era uscito in bici, l’acqua continuò a salire. Poi, il suo ingresso, faticoso, in Santa Croce. In occasione dei 50 da quel disastro nella cpaitale del Rinascimento ci aveva raccontato, con la voce ancora rotta dall'emozione, quelle ore concitate.
“Saranno state le sette, al massimo le otto di mattina del 5 novembre del 1966- ricordava- Entrai nella Basilica di Santa Croce e lo vidi: il grande crocifisso di Cimabue, coperto da panche e detriti, ancora in piedi. Cercai subito di spostarlo perché era ancora fissato alla parete. Chiamai il Sovrintendente e un Frate e, insieme, riuscimmo a staccarlo e ad appoggiarlo sul tavolo, per farlo asciugare”. “Abbiamo pianto come bambini- ricorda- nel vedere quello che era successo”. L’opera fu subito portata nella vicina limonaia di palazzo Pitti e ci vollero due anni perché si asciugasse completamente. Poi partì il restauro.
Negli occhi dell'Italia e del mondo intero col fiato sospeso per quelle opere di inestimabile valore che rischiavano di andare perdute per sempre, c'è una fotografia, più di tutte, che resterà nella storia: il Salvatore tra le braccia del suo Salvatore, una Pietà nuova di un uomo che allarga le braccia a protezione di quel crocifisso di una bellezza deturpata.
Salvatore Franchino amava la sua terra e vi tornava spesso. Era tornato a Senise, non stava bene, e stamattina è volato via.
I funerali si svolgeranno domani mattina nella chiesa di San Francesco.
All'ombra degli angeli, della Madonna, del crocifisso e dei santi del Polittico di Simone da Firenze.
Mariapaola Vergallito |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|